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Rubata l’auto attrezzata a un diversamente abile

da | Gen 17, 2016 | In Primo Piano, Finale Emilia | 0 commenti

Furto dal sapore ignobile quello avvenuto l’altro giorno ai danni di un uomo diversamente abile che aveva appena avuto in consegna la tanto agognata automobile attrezzata, quella che avrebbe permesso anche a lui la libertà di spostamento su lunghe distanze e in autonomia.

Invece al 63enne Duglas Calzolari, di Finale Emilia, ora non resta che amarezza: la sua automobile, una 500 L attrezzata è stata rubata dal parcheggio sotto casa in via Monchio. Sparita nel giro di una notte, come è stato denunciato ai Carabinieri.

«Non ci volevo credere – spiega Calzolari  alla Nuova Ferrara– poi una vicina mi ha detto di aver visto qualcuno alle 3,55 che andava via con la mia auto e pensava che fosse il sottoscritto, invece erano i ladri. Certamente si tratta di un furto su commissione in quanto essendo io disabile al 100% l’auto è munita di tutti le attrezzature del caso. L’auto è costata 23.800 euro oltre ad altri 7mila euro per inserire i vari dispositivi. A quel punto non mi è rimasto altro da fare che denunciarne il furto alla stazione carabinieri di Finale Emilia. Ora non prigioniero in casa. Dipendo da chi mi vuole fare un favore. L’auto per me è tutto».

«Ora – prosegue Calzolari, che è rimasto invalido nel 2007 per un’emorragia cerebrale – non mi resta che sperare nella buona sorte e magari che qualcuno si renda conto che quella è una vettura speciale e indispensabile per chi la usa, tra l’altro in auto avevo medicinali che mi servono con frequenza nonchè una poltrona in lega speciale adeguata alla postura di una persona che non comanda metà del suo corpo e altri dispositivi elettronici a comando radio che mi servono non solo in auto ma anche nel disbrigo delle mie faccende quotidiane. Sta di fatto che mi trovo imprigionato in casa preoccupato anche per il cospicuo valore della mia auto nuova che forse non rivedrò mai più. Non ho maledizioni da lanciare ma forse mi brucia che un mio simile si possa macchiare di questo atto tanto insulso quanto povero di morale».

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