“La situazione dei MAP nella Bassa modenese deve riempire tutti di sdegno. Prima si forniscono strutture abitative alimentate esclusivamente da corrente elettrica, poi non si fa nulla per gestire i conseguenti consumi elevatissimi e le bollette insostenibili; ora si tollera che ci siano persone costrette a vivere in quelle scatole di latta con la corrente elettrica staccata perché non sono riuscite a pagarla, il che significa non poter cucinare pasti caldi, non potersi lavare con acqua calda, non poter accendere il riscaldamento”. E’ la nota a firma Judith Pinnock, segretaria PRC Federazione di Modena che interviene sulla situazione di diversi terremotati nei Map cui è stata staccata la luce e quindi il riscaldamento.
“È una situazione medioevale, che ci fa chiedere se sia ancora chiaro a chi ha la responsabilità di governo qual’è il senso stesso del vivere in condizioni dignitose.
Le condizioni che oggi vivono queste famiglie erano prevedibili, e perciò evitabili, perché si tratta di famiglie che più di altre stanno pagando oltre al sisma anche le conseguenze di una crisi economica infinita.
È quindi necessario – prosegue Pinnock – che Regione e Comuni intervengano in modo tempestivo e definitivo per risolvere questa situazione incresciosa. Ma non solo, occorre che le istituzioni facciano chiarezza sulle strategie di fuoriuscita degli ospiti dei MAP, che a nostro avviso debbono essere basate sull’utilizzo delle tante abitazioni sfitte presenti sul territorio del cratere attraverso incentivi fiscali e ulteriori strumenti di garanzia del sistema pubblico. Non è possibile che ci siano case vuote e persone che vivono al freddo dentro a scatole di latta”.
“È una situazione medioevale, che ci fa chiedere se sia ancora chiaro a chi ha la responsabilità di governo qual’è il senso stesso del vivere in condizioni dignitose.
Le condizioni che oggi vivono queste famiglie erano prevedibili, e perciò evitabili, perché si tratta di famiglie che più di altre stanno pagando oltre al sisma anche le conseguenze di una crisi economica infinita.
È quindi necessario – prosegue Pinnock – che Regione e Comuni intervengano in modo tempestivo e definitivo per risolvere questa situazione incresciosa. Ma non solo, occorre che le istituzioni facciano chiarezza sulle strategie di fuoriuscita degli ospiti dei MAP, che a nostro avviso debbono essere basate sull’utilizzo delle tante abitazioni sfitte presenti sul territorio del cratere attraverso incentivi fiscali e ulteriori strumenti di garanzia del sistema pubblico. Non è possibile che ci siano case vuote e persone che vivono al freddo dentro a scatole di latta”.