Questa mattina le Commissioni controllo e garanzie guidate da Lorenza Borsari e Antonio Platis (rispettivamente
capogruppo San Feliciano per reAgire e capogruppo Forza Italia) hanno sentito l’avvocato De Biase a cui i comuni di San Felice, Mirandola, Concordia e l’Unione Aerea Nord hanno finalmente dato incarico per costituire gli enti locali parte civile contro la mafia nel processo Aemilia.
“Durante l’audizione – racconta una nota dei due politici di centrodestra – ci sono stati passaggi tragicomici. Ad esempio, l’Amministrazione di San Felice non aveva ancora avvertito il legale della mancata bonifica della montagna di amianto cresciuta nel dopo terremoto. I costi per disinnescare questa ‘bomba ambientale’ sono stimati in circa 15 milioni ed è ovvio che bisogna evitare che siano sborsati dal Comune guidato dal sindaco Silvestri. Proprio il primo cittadino, in commissione, ha dichiarato di non avere fatto ancora una perizia in merito e non ha quindi un conto preciso dei costi. L’avv. De Biase ha saggiamente invitato i Sindaci ad effettuare, prima del deposito a parte civile previsto tra un mese, la rendicontazione degli effettivi danni e costi sostenuti.
Oggi, finalmente, la tanto sbandierata favola della costituzione a parte civile “già fatta prima di tutti” è caduta, del resto, come sempre, le bugie hanno le gambe corte. I comuni di San Felice, di Mirandola, di Concordia e l’Unione Area Nord si costituiranno il 23 marzo 2016 e saranno seguiti dall’Avv. De Biase, già Legale del Comune di Finale.
Silvestri ha ammesso che il procedimento avviato a Modena dall’avv. Mariani per i reati ambientali non ha portato alla costituzione a parte civile del comune di San Felice al processo Aemilia, anzi questo processo si è già chiuso e non ha portato a niente, ha portato solo costi in più per le tasche dei cittadini: e pensare che hanno scelto di costituirsi a questo processo quando il processo Aemilia era già noto e avviato”, osservano ancora Platis e Borsari.
“L’avvocato De Biase si è detto disponibile a nuovi incontri che sicuramente il centrodestra chiederà ancora.
Anche in questa occasione – incalzano Borsari e Platis – è stata messa in luce la superficialità con cui gli enti locali della Bassa – chiude il comunicato stampa affrontano il tema della lotta alla mafia. Il lato positivo è che siamo riusciti a rappresentare al legale la situazione completa e abbiamo la certezza che finalmente anche la bassa sarà costituita contro le mafie. Peccato che ci siano voluti fiumi di inchiostro e abbiamo dovuto subire improperi e offese per costringere gli enti modenesi a fare un atto politico e amministrativo tanto importante quanto apparentemente scontato: essere parte civile nel processo Aemilia”.