Lei è terremotata e non ha casa, vive in uno dei container nei Map a San Possidonio dove hanno da poco staccato la luce e quindi il riscaldamento. Ha due figli che ieri sono stati “portati in una struttura dalle assistenti sociali e dai vigili urbani che li hanno ‘prelevati ’ dalla zona container”.
E’ la storia amara che racconta Prima Pagina in edicola oggi, che vede protagonista una mamma ghanese e i suoi due figli di tre e otto anni. Una famiglia seguita dai servizi, racconta al quotidiano modenese Guglielmina Barbiani, anche lei terremotata, che da tempo conosce la mamma in questione in quanto i figli frequentano la stessa scuola. «Si tratta di una signora bravissima – si legge su Prima pPgina – che nonostante le difficoltà per i suoi bambini si è sempre fatta in quattro». Ieri mattina «la signora si è accorta che il contatore del Map era stato staccato», racconta Guglielmina «e si è rivolta al Comune per chiedere aiuto». Lì ha trovato le assistenti sociali, accompagnate da una pattuglia di vigili urbani, che a quanto pare volevano per portare la signora ad un colloquio nella sede dei servizi sociali. E lì, riprende Prima Pagina, sono cominciati i problemi: i bimbi sono stati fatti salire sull’auto mentre la mamma non era d’accordo, timorosa proprio che i bambini le venissero portati via”.
I due piccini erano infatti stati affidati al nonno che vive in un Comune vicino, ma è stato accertato che da un po’ erano tornati nel Map con la madre. per questo, a quanto pare, sono stati di nuovo prelevati e portati in una struttura protetta, in attesa della decisione del giudice.
Molti ‘vicini di casa’ della signora ieri sotto al Comune sono intervenuti e c’è stato un po’ di parapiglia. «La signora è stata poi accompagnata in Comune per un colloquio – spiega ancora Guglielmina – e poi i bimbi sono stati portati in una struttura», mentre lei «è tornata al campo». Ancora non si sa «quando la signora li potrà rivedere – spiega Guglielmina – nè dove sono stati portati, quello che è certo è che la signora non aveva fatto nulla di grave».
A quanto risulta al giornale la donna, segnalata in passato per aver lasciato da sola al campo la bimba più piccola di appena due anni era stata inserita in un progetto di ‘recupero ’ familiare che prevedeva che la stessa rimanesse con i bambini a Novi in casa del patrigno a cui sarebbe anche stata affidata la custodia dei piccoli. La donna, invece, aveva fatto ritorno al Map con i due bambini, uscendo dal percorso protetto e per questo sarebbe andata incontro al provvedimento. «Resta il fatto che la signora era seguita e aiutata da molte persone – spiega ancora Guglielmina – per cui forse si poteva evitare di dividere la famiglia». Tutta la vicenda c- osserva il giornale – resta da chiarire.
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