“Sono veramente deluso e arrabbiato per il comportamento assunto dalla Regione Emilia Romagna in merito alla eccezionale grandinata subita dal territorio modenese e ferrarese in data 4 e 5 settembre 2015. Il sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione, ha risposto in aula ad una mia interrogazione in cui chiedevo quali iniziative il Governo intendesse assumere per sostenere la popolazione e le aziende agricole colpite dall’ anomala ondata di maltempo di quel giorno.
“Faccio presente che nessuna richiesta di intervento del Fondo di solidarietà nazionale è stato presentata a tutt’oggi da parte della amministrazione regionale”, è stata la risposta”. E’ quanto riferisce il deputato Vittorio Ferraresi del Movimento 5 Stelle.
“Insomma, la Regione se ne è finora lavata le mani, lasciando gli agricoltori senza alcuna copertura economica, non ha neppure bussato alle porte del Governo.
E’ inutile presentare emendamenti, come ho fatto anche su questo caso, interrogazioni, proposte per la difesa e tutela del territorio, se poi le istituzioni locali, la Regione, i parlamentari del Partito democratico non fanno altrettanto.
Non resta che denunciare questo comportamento che, non unico, vede un insieme di incapacità, secondi fini, menefreghismo e supponenza tipica della Casta, avulsa dai problemi reali, interessata più a illudere con promesse i cittadini quando elettori, per poi lasciarli soli. Lo vediamo tutti i giorni nella gestione post terremoto, lo abbiamo visto chiaramente in questo caso in cui si sta rischiando di mettere in ginocchio diverse aziende agricole in modo irreversibile.
Si è verificato un evento definibile di eccezionale avversità atmosferica che può essere classificato, secondo il modello della Protezione Civile, di tipo B , di livello cioè provinciale e regionale; c’erano tutte le condizioni per poter ottenere lo stato di calamità naturale, ma non è stato fatto.
Gli interventi statali di sostegno sono previsti per le avversità atmosferiche eccezionali quando non vi sia la copertura del Piano assicurativo nazionale, ma per questi eventi le assicurazioni non si espongono, non assicurano gli agricoltori, quindi non vi è alcuna copertura assicurativa. C’è chi ha espianto i frutteti abbattuti dalle raffiche di vento o irrimediabilmente compromessi, chi ha dovuto rifare gli stessi impianti antigrandine rasi al suolo, chi non vedrà per alcuni anni ritornare le produzioni precedenti per i danni subiti dagli alberi. Capannoni scoperchiati, danni anche seri alle abitazioni, carrozzerie delle automobili da rifare. Lasciati soli.
Noi non rinunciamo, ora che la situazione dell’iter è chiara, sappiamo, e che lo sappiano anche gli agricoltori e le loro rappresentanze, che del Partito Democratico, anche in questo caso, non possiamo fidarci, che ci se ne faccia una ragione e che si cerchino altre strade per avere riconosciuti i propri diritti. Noi ci siamo”24.