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Taglio del nastro per la nuova sede di Mirandola di Confagricoltura

da | Feb 15, 2016 | Agricoltura | 0 commenti

Un altro passo nel lungo percorso della ricostruzione. È stato inaugurato questa mattina l’ufficio di Confagricoltura della zona di Mirandola, con una cerimonia molto partecipata e dal forte significato simbolico.

Dopo l’inaugurazione della sede di Finale Emilia di un mese fa, si aggiunge un ulteriore tassello verso il ritorno alla normalità, un segnale di speranza per il territorio, come spiega la presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi: “Siamo molto soddisfatti di questa inaugurazione ad un mese da quella di Finale Emilia. Dopo cinque anni di incertezze e difficoltà, siamo riusciti finalmente ad avere una sede definitiva. Riprendendo il motto che ha caratterizzato i giorni del sisma, abbiamo “tenuto botta” e piano piano ci siamo rialzati. È un bel segnale per il futuro. Non bisogna mollare mai e noi anche nei momenti più difficili non abbiamo mollato. È una nuova rinascita sia per l’associazione sia per il territorio”.

Francesco Carione, segretario di zona di Mirandola, parla così della nuova sede: “L’ufficio, che serve i comuni di Mirandola, Medolla, Cavezzo, San Possidonio e Concordia, è più vicino al centro storico e questo ci avvicina ai cittadini. Eravamo in un ufficio di pochi metri quadri e decentrato, ora ci siamo ampliati, abbiamo migliorato i locali e questo è di buon auspicio per le attività del centro storico e degli agricoltori, che a quasi cinque anni dal sisma sono ancora impegnati nella ricostruzione. Quello che chiedono gli agricoltori di Mirandola è di riprendere le attività in un contesto normale e archiviare la dolorosa parentesi del terremoto”.

Presente all’inaugurazione anche mons. Francesco Cavina, vescovo di Carpi, che ha benedetto il nuovo ufficio: “Laddove operano le associazioni la vita torna alla normalità e questo è molto importante per i cittadini. – ha detto il vescovo di Carpi – L’inaugurazione di questa sede è un invito a continuare nel cammino di ricostruzione, che ha fatto passi enormi e ha bisogno di essere portato alla conclusione, perché tanto è stato fatto, ma tanto è ancora da fare”.

Così il sindaco di Mirandola Maino Benatti: “Questa inaugurazione ha un duplice valore, simbolico e concreto. Simbolico perché dà fiducia nel futuro, concreto perché è il frutto del lavoro di questi cinque anni. Le associazioni sono fondamentali per la ricostruzione della comunità e per il dialogo tra istituzioni e cittadini. Nel centro storico di Mirandola sono stati installati più di 200 cantieri, in questi mesi dovremmo aprire i cantieri del teatro, della biblioteca e del castello, che dovrebbero dare slancio al centro storico”.

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