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Un futuro nell’informatica? Confidustria chiama a raccolta le nuove leve

da | Feb 23, 2016 | Lavoro, Scuola, Ultime news | 0 commenti

Conosci le opportunità di un percorso universitario legato all’informatica nel mercato di oggi e di domani? È da questa domanda che Confindustria Modena, in collaborazione con Umana, ha preso spunto per organizzare un evento di orientamento rivolto agli studenti modenesi di IV e V superiore attratti dalle nuove tecnologie e dal mondo Ict. L’appuntamento è in programma per giovedì 25 febbraio, a partire dalle ore 15 presso l’auditorium Fini.

Dopo l’introduzione di Massimo Bruni, caposezione Ict di Confindustria Modena, ci saranno le testimonianze di Carlo Alberto Carnevale Maffè, professore di Strategia e Politica aziendale presso l’Università Bocconi, di Elena Vannacci della filiale Umana di Modena, di Giulio de Biasio, responsabile nazionale della divisione Umana specializzata in Ict, ma soprattutto di cinque ragazzi con un curriculum di studi e un lavoro nel campo dell’informatica.

Si tratta di Alessio Sacchi, product manager mobile solutions dell’azienda Empirix, di Ambra Andreoli, mobile developer di Melazeta, di Paolo Macrì dell’area Ricerca e sviluppo di System, diPuya Hossein Vahabi ricercatore di Yahoo Labs e di Massimiliano Vono, informatico di Ik Multimedia.

Quando si parla di Ict, Modena non è certamente l’ultima arrivata. La nostra università, ad esempio, 24 anni fa è stata tra le prime in Emilia-Romagna ad attivare un corso di laurea in “Ingegneria informatica”.

Si calcola che in Europa ci sia un bisogno di informatici pari a 400mila unità. Un bisogno che ovviamente è forte anche in Italia e sul nostro territorio. La richiesta non viene soltanto dalle aziende informatiche in senso stretto, ma ancor più dalle aziende manifatturiere, meccaniche, tessili, ceramiche e biotech.

L’incontro sarà l’occasione per raccontare come chi lavora nell’Ict avrà modo sempre più di “rivoluzionare il mondo”. «Siamo nel mezzo di una rivoluzione industriale, la quarta. Concetti come “Internet of Things” e “Internet of Services” dovranno entrare necessariamente nel bagaglio culturale delle giovani generazioni che andranno a lavorare in azienda», rimarca Massimo Bruni. «Con questo incontro, a metà tra l’evento formativo e l’orientamento, ci auguriamo di aiutare tanti ragazzi a fare la scelta più giusta per il loro futuro. Dovranno scegliere in base alle loro inclinazioni, è chiaro, ma ben sapendo che il mondo produttivo ha un grande bisogno di profili legati all’informatica».

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