“Nella relazione annuale di verifica sulle amministrazioni con più di 15mila abitanti i sette magistrati della Corte dei Conti regionale imputano al comune di Finale «una grave carenza amministrativa» nella gestione del bilancio, in particolare nella gestione tra le entrate, i costi e gli obiettivi da raggiungere. Finale viene menzionato come caso particolarmente negativo, stando ai documenti che le stesse amministrazioni hanno l’obbligo di inviare ogni anno: Finale supera di poco la soglia dei 15mila abitanti e quindi rientra nelle amministrazioni da controllare”. Lo riporta il Resto del Carlino, e pronta arriva la replica del sindaco Fernando Ferioli.
«La Corte dei Conti non ha bocciato il Bilancio del Comune di Finale Emilia e un titolo giornalistico fuorviante non basta a vanificare il grande lavoro svolto da questa amministrazione.
I rilievi che vengono sollevati dalla Deliberazione n. 154/2015 della Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia-Romagna della Corte dei Conti, frutto dell’adunanza del 15 dicembre 2015 (che tutti possono scaricare dal web e leggersi), a cui si fa riferimento, sono amministrativi – spiega il sindaco – Il primo riguarda la mancanza di un visto contabile su uno schema di convenzione con Regione, Provincia e Arpa. Convenzione che prevedeva una spesa annua di poco meno di 2.800 euro per il monitoraggio dell’aria, mancanza che è stato lo stesso Comune a segnalare alla Corte dei Conti.
Così come è stato lo stesso Comune a dichiarare di non aver svolto il controllo di gestione (mancanza alla quale si ricollegano tutti gli altri rilievi che vengono sollevati nella relazione), al pari di altre amministrazioni.
La “grave carenza amministrativa” che ci viene addebitata è quella di aver perseverato “nel mancato ripristino di questa tipologia di controllo, il cui espletamento è cessato dal 31/12/2011″.
Non si ricorda, però, che nel 2012 il nostro comune ha avuto qualche problema, sono cambiati dirigenti, siamo stati colpiti da un terremoto e conseguentemente i pensieri erano sovente rivolti alla sicurezza dei cittadini, a cercare di ricostruire case, aziende ed edifici pubblici, tanto per fare un esempio.
Per non subire questo rilievo, sarebbe stato sufficiente – come hanno fatto altri – dichiarare che era nostra intenzione ripristinarlo al più presto. Cosa che effettivamente sta avvenendo. Il controllo di gestione e gli obiettivi non saranno mancanti nel 2016.
Il Bilancio di Finale Emilia non è mai stato così solido ed è sempre stato certificato dalla Corte dei Conti: abbiamo portato ad una riduzione del debito pubblico (da 34,7 milioni nel 2010 a 21,7 milioni del 2015), con una diminuzione del debito procapite di ogni cittadino finalese da 2.210 a 1.382 euro.
Questi sono, secondo noi, i dati che contano per i cittadini e che il Bilancio di previsione 2016 in fase di ultimazione certificherà».”