Più di mille segnalazioni di danni suddivise tra 153 Comuni e 8 province, 116 interventi dei Vigili del fuoco e una stima dei danni che arriva a 47,4 milioni di euro, a cui se ne devono aggiungere 14,76 per la riduzione del rischio residuo: sono solo alcuni dei dati che l’assessore alla Difesa del suolo e Protezione civile, Paola Gazzolo, ha riferito giovedì pomeriggio alla commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Manuela Rontini, sul maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna tra il 27 febbraio e il 6 marzo scorsi.
Come riporta Gazzolo, “due giorni fa la Regione ha stanziato in maniera aggiuntiva 3 milioni di euro, di cui 2 destinati agli enti locali per le somme urgenze e uno per gli interventi dei servizi di difesa del suolo”. Inoltre, aggiunge l’esponente della Giunta, “il presidente Bonaccini ha già inoltrato la richiesta dello stato di emergenza nazionale, e dal 29 al 31 marzo il Dipartimento nazionale di Protezione civile invierà i suoi tecnici ad effettuare i sopralluoghi sulle aree colpite”.
Il direttore generale dell’Agenzia regionale di Protezione civile, Maurizio Mainetti, ha specificato che “rispetto ad altri eventi la perturbazione è stata più prevedibile, più lunga e più distribuita, ma la pioggia è caduta in un’area più vulnerabile, non quella di crinale ma, come si vede dai picchi di piena nei corsi d’acqua minori, tra collina e pianura, dove ci sono i bacini di formazione dei torrenti, di certo non particolarmente pronti a ricevere questi quantitativi di acqua”. In merito alla conta dei danni, spiega, “arriviamo da quattro anni di eventi continui in alcuni territori, le segnalazioni in certi casi non sono solo dovute ai danni effettivi ma anche ad aggravamenti di situazioni preesistenti”.