“Assicuriamo che anche in questo caso, come sempre è accaduto per simili procedure, l’attenzione dell’Amministrazione comunale e degli uffici competenti è massima, nel pieno rispetto delle norme di legge. Nulla dunque “è sfuggito”; al contrario, si stanno seguendo attentamente le procedure previste dal Codice appalti a tutela dei fondamentali principi di trasparenza e legalità, e di questo le nostre comunità devono star certe“.
E’ secca la smentita che il Comune di Mirandola fa dell’articolo apparso oggi su Il Resto del Carlino che profila l’assegnazione dell’appalto per i cimiteri della Bassa, in particolare 7 Comuni dell’Unione Comuni Area Nord, a una impresa campana che “non ‘brillerebbe’ per il suo passato limpido o per l’assenza di legami sospetti; eppure – si legge sul quotidiano – il Comune di Mirandola sarebbe già ‘suo’, ma al momento solo per lavori di pronto intervento (…). Dalla prefettura non risulterebbe essere stata emessa nessuna interdittiva alla partecipazione dell’appalto“.
Ed ecco cosa replica a stretto giro di posta il Comune di Mirandola:
“Nell’articolo di stampa apparso su “Il Resto del Carlino”, riguardante presunti legami con la criminalità organizzata di un’impresa partecipante alla gara per l’affidamento dei servizi cimiteriali di sette comuni dell’Area Nord (Camposanto, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Possidonio, San Prospero), sono contenute affermazioni gravi ed inesatte, di cui si chiede la pronta rettifica, ai sensi della legge sulla stampa.
La gara per l’affidamento dei servizi cimiteriali è ancora in fase di svolgimento e non vi è stata alcuna aggiudicazione. Ricordiamo che, per legge, la richiesta di informazioni alle Prefetture competenti in materia antimafia va fatta una volta che si è individuato l’aggiudicatario, che, si ripete, ad oggi non è stato ancora definito. Il Comune di Mirandola, che sta seguendo la gara per conto di tutti i Comuni interessati, ha peraltro chiesto all’Autorità di vigilanza sugli appalti pubblici informazioni in merito alla concorrente, non risultando nulla di “anomalo”. Ovviamente i controlli non si fermano qui ed altre richieste di verifica saranno inoltrate alle Autorità competenti. Certo è che il servizio sarà affidato solo dopo il positivo espletamento di tutti i controlli di legge, che accertino l’inesistenza di situazioni di pericolo dal punto di vista delle infiltrazioni mafiose o della criminalità organizzata.
Quanto ai lavori definiti nell’articolo “di pronto intervento”, ovvero il servizio di recupero salme in luoghi pubblici (es. a seguito di incidenti stradali), gli stessi sono stati da tempo affidati ad un’agenzia di onoranze funebri del territorio – la ditta “Bonomi Servizi Funebri” – che nulla ha a che fare con la gara d’appalto per i servizi cimiteriali in corso di svolgimento. Palese, dunque, è l’inesattezza contenuta a tal proposito nell’articolo sopra citato.
Assicuriamo, dunque, che anche in questo caso, come sempre è accaduto per simili procedure, l’attenzione dell’Amministrazione comunale e degli uffici competenti è massima, nel pieno rispetto delle norme di legge. A differenza di quanto sostenuto nell’articolo, nulla dunque “è sfuggito”; al contrario – chiude il Comune – si stanno seguendo attentamente le procedure previste dal Codice appalti a tutela dei fondamentali principi di trasparenza e legalità, e di questo le nostre comunità devono star certe”.