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Piena del Secchia, gli agricoltori: “La tensione è ancora alta, nervi a fior di pelle”

da | Mar 3, 2016 | Agricoltura | 0 commenti

Ancora una notte da incubo per chi abita vicino all’argine di Secchia e Naviglio. L’allerta meteo resta alta, la pioggia e il forte vento delle ultime ore hanno aumentato la tensione nella popolazione, di nuovo alle prese con le paure di due anni fa: «Nonostante i proclami, non è andato tutto bene, – spiega la presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi – perché i disagi che hanno vissuto in questi giorni i cittadini della Bassa non possono essere considerati un buon risultato. Ho visitato le aziende: le persone hanno i nervi a fior di pelle, la percezione di sicurezza è ancora bassa e la sensazione è che questo stato di cose non si risolverà a breve».

La presidente cita poi alcuni dati che devono mettere in guardia agricoltori e non solo: «Dal rapporto ISPRA 2015 si legge che l’Emilia Romagna è tra le sette regioni italiane col 100% dei comuni a rischio idrogeologico. È un dato allarmante, come quello relativo ai giorni necessari per far tornare il Secchia a livelli normali: 5,3. Alla luce di queste considerazioni, mi chiedo quali siano gli ostacoli per dragare il fiume Secchia e risolvere il problema. Mancano i fondi? Politiche sbagliate sul parco fluviale del Secchia?». E conclude: «Ora la priorità è mettere in sicurezza il territorio, operare in fretta per il bene delle persone e della nostra economia. È in gioco la salute delle persone, la continuità delle produzioni, i danni subiti sono stati anche morali e c’è un deprezzamento dei terreni limitrofi i corsi d’acqua. Continueremo a vigilare e, nel caso, valuteremo azioni legali per chiarire le responsabilità».

 

 

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