Non c’è pace per l’azienda agricola Chiletti. L’altra notte lo spaccio dei fratelli Antonio e Gabriele Chiletti di Albareto è stato ancora una volta “visitato” da una banda di ladri, terzo furto nel giro di pochi mesi.
Ancora da ricostruire l’esatta dinamica dell’episodio, avvenuto alle 2 di notte. I ladri hanno smontato i sensori volumetrici, divelto le grate e rotto i vetri dello spaccio aziendale, preparandosi a svuotare lo spaccio. Determinante a far desistere la banda è stata la sirena dell’antifurto, che ha costretto i ladri a scappare con un magro bottino: un paio di salami e poco più.
«Faccio appello alle autorità competenti: la sicurezza è diventata una questione urgente e serve incrementare la vigilanza. Dopo l’incontro di Albareto col prefetto si sono verificati altri due furti dai fratelli Chiletti, a conferma che la situazione non è migliorata. Basta parole e basta incontri: servono provvedimenti seri». Con queste parole la presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi denuncia con una nota stampa una situazione che vede sempre più spesso protagoniste loro malgrado le aziende agricole (non solo Chiletti, recentemente anche un’azienda agricola con vendita diretta a Cavezzo è stata vittima di una banda di ladri).
«Si tratta di ladri esperti, – precisa Bergamaschi – persone che sanno dove mettere le mani e hanno anche una certa sfrontatezza, alimentata dalla sicurezza quasi totale di riuscire a farla franca. A San Matteo ci siamo organizzati con un gruppo di vicinato di WhatsApp, in modo che ognuno possa segnalare presenze o movimenti sospetti. Le aziende agricole si sentono prese di mira e si stanno attrezzando, dotandosi di sistemi di allarme, ma anche l’ultimo episodio nell’azienda agricola Chiletti, a cui va ancora una volta tutta la nostra solidarietà, conferma che non è sufficiente: bisogna aumentare i controlli e la vigilanza sul territorio».