Con un nuovo progetto di collaborazione con la Fresenius Kabi l’ AVIS di Mirandola stringe ancora di più i legami col mondo del lavoro e in particolare con le aziende del distretto biomedicale. Dopo la positiva esperienza con la Covidien che ha portato all’ “assunzione” di 46 nuovi donatori, anche uno degli altri colossi del comparto mirandolese si è reso disponibile a sensibilizzare i propri dipendenti alla donazione del sangue.
Lo ha fatto allegando alla busta paga un modulo informativo e raccogliendo direttamente in azienda le richieste di adesione. Ora sono già dieci i dipendenti Fresenius che hanno superato la prima visita con elettrocardiogramma e attendono i prossimi screening per essere dichiarati idonei. Alcuni di loro continueranno il percorso nelle Avis dei loro comuni di residenza, come è il caso di tre iscritti a Cavezzo e uno a San Felice.
La rete delle sezioni comunali è d’altra parte in continuo collegamento, soprattutto per le attività di controllo e prevenzione al servizio di tutta L’Area Nord, e il direttore sanitario di Cavezzo Pinca, collabora con il direttore sanitario di Mirandola Tito Casoni. Tra i controlli effettuati sullo stato di salute degli aspiranti donatori della Fresenius, anche l’esame di carotide e tiroide con l’ecografo in dotazione alla sede AVIS di Mirandola. Un esempio – spiegano da Avis – di come il gesto del donare il sangue sia utile alla salute altrui, ma anche alla propria.
NELLE FOTO: l’iscrizione di un dipendente Fresenius e il controllo medico del direttore sanitario Avis Mirandola Tito Casoni