Una mattinata di festa nel segno della ricostruzione e del futuro, perché una scuola questo è: futuro, domani, speranza, ed è sotto questo segno che sabato sono stati inaugurati a Finale Emilia i nuovi spazi della scuola media intitolata a Cesare Frassoni, l’istituto che rinasce dopo il sisma con una struttura ampia e di qualità che completa la “Città del Sapere”, l’area del centro abitato dove sono sorte, dopo il terremoto del 2012, le scuole primarie Castelfranchi, la nuova palestra scolastica/palazzetto dello sport, la Biblioteca Comunale e l’Archivio storico.
Realizzato in circa un anno di tempo, dopo un altro anno e più di gara, il nuovo edificio scolastico potrà assicurare agli studenti standard qualitativi più elevati rispetto alla vecchia sede di via della Rotta, sia per quanto riguarda direttamente la formazione scolastica che per tutti gli aspetti che la completano, soprattutto a livello di sicurezza per i ragazzi, di consumi energetici praticamente azzerati, oltre alla soluzione delle problematiche di parcheggio e di viabilità che erano presenti nel vecchio sito. Costata 5 milioni di euro e resa possibile dall’aiuto di donatori capaci di offrire oltre 3 milioni di euro (tra questi Italia dei Valori, Lions Club, Sacmi Imola, Provincia di Bolzano e suoi Comuni, Axa Italia, Slow Food, Vaillant e il comune francese di Greziéu La Varenne, presente all’inaugurazione e che ha donato anche una panchina che verrà posta all’ingresso della struttura), la nuova struttura presenta spazi interni molto significativi per gli studenti: all’interno si trovano aule da 54 metri quadrati capaci di ospitare sino a 28 alunni, spazi che sono una manna per ragazzi che, dopo il sisma, si sono dovuti adattare a luoghi ben più angusti, ma c’è anche un’aula magna che ha una superficie di circa 310 mq e può ospitare fino a 360 persone.
15 sono le aule didattiche, mentre al piano terra sono state realizzate un’aula musica, un laboratorio linguistico/multimediale e un ampio laboratorio ‘attività speciali/cucine didattiche’, che è possibile dividere in due ambienti separati grazie ad una parete modulare mobile. Al primo piano sono stati collocati due laboratori per l’educazione artistica (dotati di ripostiglio), un’aula per l’educazione scientifica e un’aula per l’educazione tecnica. Inoltre, nel corpo centrale, è stata costruita un’ampia biblioteca/spazio multimediale dell’estensione di circa 160 metri quadrati.
L’inaugurazione, nonostante non sia stato possibile visitare i locali all’interno, ha visto anche una notevole partecipazione di cittadini finalesi, molti dei quali non hanno fatto mancare il proprio sostegno al sindaco uscente Ferioli il quale ha, peraltro, ricevuto dal parroco anche una benedizione… piuttosto scherzosa, “perché adesso ne ha molto bisogno”, le sue parole con il sorriso sulle labbra.
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