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Ancora perquisizioni a Finale Emilia: carabinieri al Coac

da | Mag 12, 2016 | In Primo Piano, Finale Emilia, Lo sai che... | 0 commenti

Ancora perquisizioni a Finale Emilia: dopo il blitz di un mese fa in Comune, carabinieri e guardia forestale sono stati al Coac, il Circolo otesia attività cinofile che si trova nella frazione di  Massa Finalese. Il coac di Massa Finalese, ricorda il Resto del Carlino, “è nell’indagine per abuso d’ufficio imputato al presidente Giuseppe Poggioli, 69enne di Finale. Il centro di addestramento cani, attivo da vent’anni, avrebbe lavorato dal 2005 ad oggi godendo di terreno e beni immobili comunali senza pagare alcun affitto e guadagnando sugli ingressi pagati dai proprietari dei cani. Gli inquirenti stanno approfondendo in particolare il campo macerie, la montagna di vere macerie che viene utilizzata per addestrare i cani della protezione civile a soccorrere i feriti”.

Le perquisizioni a Finale Emilia nascono dal “sospetto è che le macerie portate al Coac prima del terremoto del 2012, si legge sul quotidiano, possano contenere materiali in amianto”. Potrebbero esserci i resti degli ex zuccherifici di Finale Emilia e Bondeno, demoliti  dalla ditta Eco.ge, azienda della famiglia Mamone: nel 2014 il titolare Gino Mamone è stato condannato in primo grado per corruzione. “L’azienda era finita anche sotto osservazione dalla direzione nazionale antimafia. I collegamenti tra la Eco.Ge dei fratelli Mamone e il centro cinofilo di Massa Finalese sono al centro delle verifiche degli inquirenti, chiude il Carlino,  così come il contenuto delle macerie che si ipotizza possano contenere amianto perché questo materiale era contenuto in parte nei vecchi zuccherifici”.

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