Approvato all’unanimità il bilancio della San Felice 1893 Banca Popolare: con la partecipazione di 350 soci, si è chiusa l’Assemblea per l’approvazione di Bilancio di Sabato 30 Aprile presso l’auditorium Montalcini di Mirandola. Si è trattato – spiega una nota della banca – di un appuntamento particolarmente importante per la Banca che chiude il primo Bilancio sotto la guida del Direttore Generale Leonello Guidetti.
Il CdA della Banca ha presentato un resoconto che vede il ritorno all’utile del Gruppo Bancario dopo la perdita registrata nel bilancio 2014.
I dati di bilancio registrano un aumento del 3%, relativo alle masse amministrate dalla Banca, tra queste la raccolta indiretta, salita a 430 milioni di euro, mentre quella diretta, ammonta a 674 milioni di euro. Da evidenziare la forte crescita della raccolta gestita che si chiude con un incremento del 38% rispetto all’anno precedente.
Nel 2015 la Banca ha evidenziato il proprio sostegno all’economia reale, erogando nuovi finanziamenti all’industria, alle piccole e medie imprese e alle famiglie, come testimonia il valore degli impieghi che, alla fine dell’esercizio 2015, hanno raggiunto i 562 milioni di euro (contro i 486 milioni di euro del 2014, dati al netto dei finanziamenti “Sisma”). Il margine d’interesse cresce del 4,6% e le commissioni nette da servizi del 19,2%.
Questi dati permettono al Gruppo Bancario di realizzare un utile consolidato pari a 439 mila euro. Inoltre l’assemblea dei Soci ha confermato i due amministratori in scadenza: Pier Luigi Grana ed Emilio Antonio Cioli Puviani. Nel Cda che ha seguito l’Assemblea sono stati riconfermati nei rispettivi ruoli di Presidente e Vice Presidente.
Durante l’assemblea si sono susseguiti diversi interventi da parte dei soci, tra questi il 91 enne socio Sabattini il quale soddisfatto dei risultati del 2015 ha chiesto un bilancio preventivo del 2016. Il Direttore Generale L.Guidetti ha colto l’occasione per confermare la buona partenza dell’anno in corso ribadendo che . chiude la nota – la Sanfelice 1893 Banca Popolare che già dispone di una buona dotazione di patrimonio e liquidità, ha imboccato la strada maestra per ritornare alla redditività da gestione caratteristica.