Liste di attesa più corte, strade che permettano di raggiungerlo meglio, una classificazione come nosocomio “d’area” e subito le Case della Salute. Sono le richieste redatte nel corso della riunione del percorso partecipativo sulla sanità e che riguardano il destino dell’ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola. Un appuntamento, quello di sabato scorso a Camposanto, che ha avuto la promozione del comitato “Salviamo l’ospedale della Bassa”, che su Facebook scrive: “Una bella giornata trascorsa intensamente tra cittadini numerosi ma non tantissimi, una settantina preoccupati per il futuro del nostro ospedale e Sindaci UCMAN che alternandosi tra mattino e pomeriggio hanno assistito ai lavori.
Diversi sono stati i tavoli di studio ai quali ogni cittadino ha potuto iscriversi e partecipare a scrivere come vorrebbe il futuro della sanità nel nostro territorio, tutti sono stati ascoltati e si è arrivati a verbalizzare un documento ogni tavolo di lavoro.
Ai vari tavoli si è parlato di responsabilità dei direttori AUSL nella Migrazione Passiva aumentata a dismisura negli ultimi 20 anni verso la Lombardia invertendo il flusso secolare che vedeva i cittadini della Bassa Mantovana rivolgersi a Mirandola, riclassificazione delle Aree per RIPORTARE MIRANDOLA E PAVULLO A PARI LIVELLO DI CARPI E SASSUOLO , dell’eventuale Ospedale Unico Baricentrico fra UCMAN e TERRRE D’ARGINE, di Accessibilità ai servizi sanitari, di PAL e di puntuale applicazione dello stesso anche per quanto riguarda i posti letto; 201 previsti e 130 invece mantenuti dal terremoto in poi.
Ci aspetta una nuova giornata di lavoro in Giugno per la stesura del documento finale che i nostri Sindaci dovranno portare alla Conferenza dei Sindaci della Provincia di Modena. Speriamo anche per quella giornata di vedere PARTECIPAZIONE DELLA GENTE.
Complimenti agli organizzatori del PERCORSO PARTECIPATIVO SANA”.
Sanità, conto di fiducia del Comitato sul percorso partecipato
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