Alla Lamp di San Prospero per dire no ai licenziamenti annunciati dall’azienda si sono mobilitati tantissimi lavoratori, il 90% dei 180 addetti dei due stabilimenti. E la struttura Lamp di via Viazza ieri si è completamente fermata.
Lo sciopero era stato proclamato dal sindacato Filctem-Cgil e dalla Rsu dopo aver ricevuto pieno mandato dall’assemblea dei lavoratori, per chiedere il ritiro di 25 licenziamenti annunciati dalla direzione aziendale a causa delle gravi difficoltà economico-finanziarie che l’azienda sta attraversando da mesi. «Già a febbraio 2016 – ha spiegato Sonia Roversi della Filctem-Cgil di Mirandola – è stata fatta una procedura di mobilità volontaria per 8 addetti, e oggi la direzione aziendale ha presentato un ulteriore piano di esuberi e di riduzione dei costi basato esclusivamente sulla riduzione deicosti del personale». L’azienda aveva appunto annunciato al sindacato l’apertura di una cassa integrazione straordinaria per crisi, vincolata però alla riduzione di 25 unità di pers o n a l e. Filctem-Cgil e lavoratori hanno dunque deciso di scioperare per chiedere il ritiro degli esuberi e per dimostrare la loro disponibilità a discutere di ammortizzatori sociali per far fronte alla crisi in cui versa l’i m p re s a . Nella mattinata di ieri, proprio mentre era in corso lo sciopero e il presidio, l’azienda ha annunciato la presentazione di un concordato in continuità dove è prevista una riduzione dei costi che grava tutta sul personale: «Per la Filctem-Cgil e la Rsu ciò è inaccettabile – hanno commentato – si devono attivare tutti gli ammortizzatori conservativi a disposizione». Domani è previsto un nuovo incontro con la direzione aziendale di Lamp, sindacati e lavoratori si aspettano di «discutere insieme per trovare soluzioni condivise al grave momento di crisi che l’azienda sta attraversando», concludon o.