La Provincia ha completato oggi, giovedì 30 giugno, la procedura d’appalto dei lavori del nuovo ponte di Bomporto, danneggiato dal sisma del 2012; tenendo conto di diversi parametri anche qualitativi, quindi non solo finanziari, nel giudicare le proposte presentate dalle ditte, l’esecuzione dei lavori è stata aggiudicata alla ditta AeC costruzioni di Mirandola con un costo di oltre 3,3 milioni di euro e un quadro economico complessivo superiore ai quattro milioni e 100 mila euro.
La AeC è stata recentemente coinvolta nell’inchiesta sul cemento depotenziato nella ricostruzione di una scuola di Finale Emilia, e ha avuto un cambio alla presidenza con il ritorno dello storico patron Arturo Zaccarelli.
L’intervento del ponte di Bomporto è finanziato dall’Agenzia di Protezione civile regionale con le ordinanze commissariali per la ricostruzione post sisma; attualmente sul ponte, costruito nel 1914, si circola a senso unico alternato regolato da semaforo, con divieto di transito ai mezzi pesanti, a causa appunto dei danni dovuti al sisma.
Una volta completate le procedure di aggiudicazione, i lavori potranno partire entro la fine dell’estate per terminare entro il 2017 con il varo della struttura precedentemente montata a terra.
Con questo intervento – sottolinea Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena – si realizza un’opera moderna che consentirà collegamenti più snelli e in tutta sicurezza; saranno eliminati i divieti per i mezzi pesanti con un notevole vantaggio per le imprese del territorio, soprattutto quelle agricole. Infatti miglioreranno nel complesso tutti i collegamenti con il territorio bolognese, molto importanti per l’economia di tutta la zona».
Il nuovo ponte di Bomporto sarà a campata unica di 80 metri e due archi di altezza di 12 metri circa con una carreggiata larga 14 metri a due corsie e due piste ciclabili laterali.
Il ponte, totalmente in acciaio, ad eccezione della soletta d’impalcato in cemento armato, verrà assemblato in un terreno laterale e poi varato tramite carrelli ed elevatori mobili; le operazioni di montaggio e completamento avverranno prima della demolizione del ponte esistente.
L’eliminazione delle pile intermedie in alveo comporterà anche un significativo miglioramento dal punto di vista idraulico.