Mutui dei terremotati: il Consiglio dei ministri, nella seduta di lunedì sera, ha varato norme che accolgono alcune delle richieste formulate dagli imprenditori e dalle istituzioni del cratere sismico: sono state concesse un’ulteriore proroga e una rimodulazione per la restituzione delle rate dei mutui accesi per pagare i tributi negli anni dell’emergenza e si prevede un riapplicarsi graduale in quattro anni dei tagli ai trasferimenti statali da cui i Comuni erano stati in un primo momento esentati.
Danno la notizia sui mutui dei terremotati i parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni, Maria Cecilia Guerra e Stefano Vaccari.
“Il dl Enti locali, varato dal Consiglio dei ministri nella serata di lunedì 20 giugno, contiene misure attese e sollecitate dalle comunità e dalle Istituzioni del cratere sismico. Sono state, innanzitutto, concesse un’ulteriore proroga per l’inizio della restituzione delle rate dei mutui accesi per pagare le tasse e una loro rimodulazione. Com’è noto, il termine scadeva il 30 giugno: ora le imprese che avevano ottenuto un prestito da Cassa Depositi e Prestiti per pagare i tributi negli anni dell’emergenza post-sisma potranno cominciare a pagare la prima rata a partire dal 31 ottobre. Inoltre, è stata accolta la richiesta di una rimodulazione delle rate: gli imprenditori avranno tempo fino al 2020 per restituire il prestito suddiviso in otto rate semestrali (e non più quattro rate da restituire in due anni). Le richieste degli imprenditori, fatte pervenire ai parlamentari del territorio tramite le associazioni economiche riunite in Rete Imprese, erano già state formulate, anche se in termini un po’ più estensivi, in un emendamento al dl Banche a firma Pd presentato dai senatori modenesi Maria Cecilia Guerra e Stefano Vaccari. “Siamo soddisfatti del risultato raggiunto – commentano in una nota i parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni, Maria Cecilia Guerra e Stefano Vaccari – Fino all’ultimo, il provvedimento è stato contrastato per ragioni di copertura dei costi e di rispetto dei vincoli comunitari. Grazie al nostro pressing e a quello esercitato dalla Regione, però, siamo riusciti a ottenere una risposta positiva dal Consiglio dei ministri. Il lavoro svolto in questi mesi con Palazzo Chigi e il Ministero dell’Economia è ora stato ripagato: alle imprese viene concessa, insomma, una boccata d’ossigeno fondamentale in un momento in cui la ripresa economica deve ancora prendere pieno slancio. Ancora una volta, come dimostrato in questi quattro anni, solo il lavoro in stretto raccordo tra territorio, Regione e Parlamento riesce a conseguire risultati positivi per le comunità locali”.
Una boccata di ossigeno dal Governo arriva anche per i Comuni. Per sostenere l’uscita dalla fase di emergenza, infatti, il dl Enti locali prevede un riapplicarsi graduale in quattro anni (anziché integralmente dall’anno prossimo) dei tagli ai trasferimenti statali da cui i Comuni dell’area del cratere sismico erano stati esentati nell’immediato post-terremoto: 25% nel 2017, 50% nel 2018, 75% nel 2019, 100% nel 2020.