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Bastiglia vota l’Unione a sei, ma l’opposizione non ci sta

da | Giu 29, 2016 | Bomporto, Bastiglia | 0 commenti

Bastiglia vota l’Unione a sei: “E’ un un’unione zoppa”, spiega Antonio Spica, consigliere comunale “Civica La Bastia”.

È approdato ieri sera in Consiglio Comunale la delibera per l’allargamento a sei dell’Unione dei Comuni con l’ingresso di San Cesario e Castelfranco che si aggiungono a Bomporto, Ravarino, Nonantola e appunto Bastiglia. “Il voto in effetti prevedeva l’approvazione dell’Atto Statutario che regolerà la nuova Unione, ma siamo di fronte alla solita burocrazia di rito, un documento atto a nominare un nuovo “poltronificio” con nuovi Assessori (che saranno i Sindaci dei 6 Comuni), un Presidente e un cospicuo numero di Consiglieri, e il trasferimento di servizi fra le varie Amministrazioni – commenta Spica- Un lungo dibattito in Consiglio a Bastiglia cui poi ha fatto seguito la votazione finale. Nel “calderone” pur consci anche nel gruppo di maggioranza delle problematiche, non si evincono i servizi essenziali primari di fruibilità immediata per i cittadini: primo fra tutti i collegamenti. Da anni Bastiglia fa parte del distretto sanitario il cui Comune capofila è proprio Castelfranco, ma non è chiaro ancora come agevolmente con i mezzi pubblici si riesce a raggiungere il suo ospedale e le scuole. Sarebbe interessante scoprire quanti preferiscano proprio a Castelfranco, la più vicina Baggiovara o il Policlinico piuttosto che la vicina Mirandola in cui da mesi si dibatte sul potenziamento dell’Ospedale, e che per similitudine di territorio e per facilità di fruizione dei trasporti pubblici sarebbe più consona. Già, ma Mirandola (Area Nord) fa parte di altro distretto, ma piuttosto che cambiarlo rendendo peraltro un’area vasta di notevoli potenzialità, oltre che un più omogeneo territorio, si preferisce insistere su Castelfranco anche se la strada è sprovvista dei servizi primari. Lo stesso problema di trasporti pubblici, si ripercuote anche nelle scuole, quindi sui nostri ragazzi nonché sui loro familiari. Negli anni passati come nell’attuale, sono diversi gli studenti della bassa modenese e Bastiglia in particolare, che dopo le medie hanno dovuto “interrompere il proprio sogno” di recarsi all’Istituto Statale Alberghiero (peraltro rinomato) di Castelfranco, proprio per la mancanza di un idoneo trasporto pubblico, preferendo quindi altri percorsi di studio, oppure costretti ad usufruire di mezzi privati con notevole dispendio di energie specie economiche. Per certi aspetti il Sindaco ammette le mancanze “in questi anni abbiamo lavorato per migliorare i servizi verso Castelfranco”, ma alla domanda di quale siano i risultati ottenuti cala un silenzio tombale, se non trincerarsi dietro una risibile scusa che per raggiungere il grosso Comune, attualmente, l’unica strada per i mezzi pesanti sia il ponte di Bomporto (al momento non idoneo), lasciando l’opposizione meravigliata. Per il capigruppo di maggioranza, questo allargamento di Unione a sei è una “scommessa”: ma non sarebbe più opportuno vivere (mi chiedo) in un territorio di certezze ? E di fatto le certezze sono che, a cominciare dai giovani studenti, la rotta per Castelfranco è inesistente, e in questi anni non sono stati in grado di migliorare una viabilità fruibile; non solo, ma se pare fallimentare per molti già l’unione a 4, figuriamoci a 6 in un territorio diseguale. Infine la votazione. Il gruppo di maggioranza in modo compatto vota a favore, dalle opposizioni invece arrivano voti differenti: un favorevole, due astenuti e il mio decisamente contrario. È proprio il caso di dire che mentre a Bologna si discute, la bassa delenda est.”

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