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Cavezzo, l’epopea di un cittadino con la raccolta differenziata (che ancora non è iniziata)

da | Giu 9, 2016 | In Primo Piano, Cavezzo | 0 commenti

Cavezzo, l’epopea di un cittadino con la raccolta differenziata. Che non è ancora cominciata ma che inizia già a dare problemi. E’ quanto ci racconta accade nella cittadina un nostro lettore, alle prese con una questione da “Ufficio complicazione affari semplici”. Ovvero, dove buttare i pannoloni della madre.

Sì perché per lo smaltimento di pannolini per bambini e pannoloni per adulti la procedura non è semplice. Infatti se si hanno figli che ancora non usano il vasino (e hanno tassativamente meno di 3 anni) occorre presentare un’autocertificazione del fatto che viva in casa un bambino, di modo da avere la Differenziatapossibilità di avere l’apposito raccoglitore, mentre per quanto riguarda gli adulti l’autocertificazione non basta. Deve essere un medico a mettere nero su bianco che il proprio paziente ha bisogno di pannoloni. Altrimenti il raccoglitore non lo danno.

E cosa accade quando un cittadino bussa alla porta del medico chiedendo questo certificato? Sentite.

Mia madre che ha 93 anni e usa i pannolini, dovrebbe utilizzare un raccoglitore apposito, il quale vien fornito previo richiesta da AIMAG di un certificato medico che ne giustifichi l’utilizzo, ebbene il medico si rifiuta di farlo (per violazione privaci) ed io ho girato a vuoto (2 volte in AIMAG) ed una appunto dal medico senza avere una conclusione. Inoltre ho saputo che lo svuotamento del raccoglitore si deve… pagare“.

LA RISPOSTA DI AIMAG

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