Una donazione da 1,7 milioni di euro, pensata per la ricostruzione di una scuola, ma che a leggere sui giornali quanto dicono i consiglieri di minoranza Maurizio Poletti e Lorenzo Biagi, per stessa ammissione del sindaco durante un Consiglio Comunale sarebbero stati dirottati altrove. Accade a Finale Emilia con la scuola media Frassoni, quella dei sospetti di cemento depotenziato, e ora l’Italia dei Valori che donò 1,7 milioni per icostruorla vuole vederci chiaro e minaccia denuncia. “Presenteremo apposita denuncia alle autorità competenti per sapere perché i fondi da noi destinati alla ricostruzione della scuola di Finale Emilia dopo il terremoto, pari a 1,7 milioni di euro, sono stati destinati altrove. Una vergogna che si somma all’altro scandalo del cemento depotenziato utilizzato per le strutture”. L’annuncio è del segretario nazionale Idv Ignazio Messina.
“Se così fosse, come si legge, ci si potrebbe trovare dinanzi a fattispecie penali diverse da quelle per le quali si procede, di cui – spiega Messina in una nota – non sta agli odierni esponenti dare una qualificazione giuridica anche perché dipende dalla valutazione che si da del possesso di beni trasferiti a titolo di donazione modale (revocabile a termini del codice civile). E’ interesse dal partito politico Italia dei valori conoscere con precisione i fatti relativi all’esito della donazione, con riferimento alla eventuale sussistenza di elementi per l’esercizio della facoltà di revoca ma soprattutto a garanzia dell’effettivo conseguimento della finalità pubblica di alto valore sociale sottesa alla donazione stessa. Chiederemo alle autorità – ha sottolineato il leader dell’Italia dei Valori – di fare luce al più presto su questa intollerabile vicenda”.