Che Sandro Palazzi avrebbe vinto il ballottaggio con Elena Terzi e sarebbe diventato il nuovo sindaco di Finale era nell’aria già al primo turno, dopo il netto vantaggio (43,65% contro 29,79%), ma i dati assoluti in termini di voti dimostrano come, verosimilmente, il miglioramento della performance di Palazzi al ballottaggio – dove il candidato del centrodestra ha ottenuto 1.016 voti in più rispetto al primo turno, mentre Terzi ne ha ottenuti appena 308 in più – sia da valutare anche in ottica composizione del Consiglio comunale relativamente al peso delle opposizioni.
Infatti, la vittoria di Palazzi porta in Consiglio comunale due consiglieri del Movimento 5 stelle, mentre se avesse vinto la Terzi la particolare conformazione voti-liste del primo turno (qui i voti per i candidati consiglieri) avrebbe portato un solo grillino in Consiglio, il solo candidato sindaco Pavani. Logico supporre che, al di là delle discorsi ufficiali (che valgono quello che valgono) sul non appoggiare alcuno dei due candidati al ballottaggio, la nettezza del risultato – più che il suo esito: la rimonta della Terzi pareva assai improbabile già da subito – sia dipesa anche da questo fattore.
Il prossimo Consiglio comunale di Finale (16 seggi, 10 alla maggioranza e 6 alle opposizioni) sarà dunque composto da 5 consiglieri della Lega Nord, 4 della lista civica Sandro Palazzi sindaco, 1 di Cambiare si può; all’opposizione due consiglieri per Lista Civica Elena Terzi sindaco (una appunto è la Terzi), 1 per il Partito Democratico, 2 (tra cui Pavani) per i 5 stelle e 1 per Sinistra Civica (il candidato sindaco Lugli).
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