Omicidio del Po, la presunta assassina passò anche a Finale Emilia: è quanto stanno ricostruendo gli inquirenti veneti chiamati a fare luce sulla morte di un barista di Rovigo, Antonio Piombo, trovato cadavere qualche giorno fa in una golena del Po.
Al momento ci sono due persone fermate e accusate dell’assassinio. S. C., 44 anni romano, maresciallo in forza alla Stazione carabinieri di Cento, ma da diversi mesi in aspettativa per malattia; e la sua compagna M. D, pavese di 41 anni, residente a Cento ma domiciliata con il militare a Frassinelle Polesine. E, come ricostruisce il Resto del Carlino, subito dopo la scoperta del cadavere la donna sarebbe stata ripresa dalla telecamere a Finale Emilia. “Il pomeriggio del 27 poco dopo le 17 viene trovato il cadavere del barista. La notizia circola in fretta, la Peugeot (guidata da una donna che gli inquirenti ritengono essere la Desole) ritorna a muoversi e questa volta la direzione è Finale Emilia dove, sempre la stessa donna, viene ripresa dalla videosorveglianza di una banca effettuare un prelievo bancomat”.
Il passaggio a Finale Emilia sarebbe stato funzionale a disperdere le tracce, e a far pensare che prelevando col bancomat della vittima ci fosse di mezzo una rapina finita male, probabilmente.