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Sandro Palazzi: “La Terzi fugge dalle sue responsabilità”

da | Giu 14, 2016 | Finale Emilia, Amm. Finale 2016 | 0 commenti

sandro palazziSandro Palazzi, candidato del centrodestra come sindaco di Finale Emilia, fa i conti degli anni di governo del Pd e di Ferioli: “oltre 500 determine amministrative irregolari, 5 assessori dimissionari su 5, tre mesi di indagini della commissione antimafia, una piscina chiusa, oltre 70 gare d’appalto irregolari, 14 avvisi di garanzia, un commissario sul bilancio, 26 poltroncine da 300 euro cadauno per gli amministratori”, scrive in un grafico elettorale in cui chiede ai finalesi: “Altri 5 anni così?”-

Poi Sandro Palazzi torna sul mancato confronto pubblico con l’avversaria di centrosinistra, Elena Terzi.

“Chi  fugge dalle proprie responsabilità istituzionali, chi non accetta il confronto e il dibattito nella più alta sede istituzionale del territorio, che è il Consiglio Comunale, come è successo in più di una occasione fuggendo a gambe levate sottraendosi davanti al giudizio della città che ora vuole governare, e che utilizza il proprio status di assessore come corsia preferenziale per candidarsi e principalmente per aumentare la propria visibilità personale,
come può permettersi di insistere nel sollecitare l’avversario a confrontarsi , dopo che quest’ultimo, ha ampiamente dimostrato nel tempo (a differenza sua) di possedere almeno in dote una attività concreta e documentabile, svolta in anni di attività politica e di impegno pubblico e personale a favore della comunità?”, si chiede Sandro Palazzi.

“Chi mi accusa sostenendo che il sottoscritto – insiste-  non ha capito che vi è differenza tra campagna e elettorale e attività di consiglio, fa finta di non voler capire che le promesse scritte sui propri roboanti depliant, devono poi corrispondere alla propria azione politica da esercitare, ed essere totalmente compatibili con la propria attività istituzionale; in questo senso i due momenti sono paritetici e chi li considera diversi è da ritenere pericoloso per la democrazia; i Cittadini vanno ascoltati sempre, il confronto deve essere continuo, e chi sarà eletto dovrà comportarsi sempre come se fosse in campagna elettorale ma evidentemente c’è chi ancora cerca di confondere le acque, attaccandosi disperatamente all’ultimo salvagente;  la città potrebbe già aver deciso di chi fare affondare”.

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