C’è molta confusione sotto il cielo dei diritti e dei doveri dei lavoratori. le leggi cambiano rapidamente e il problema non è solo trovarlo, il lavoro, ma capire come ci si deve comportare. Eppure diritti e doveri dei lavoratori sono chiari e messi neri su bianco nelle nostre leggi: ma chi li studia?.
Per ovviare alla lacuna arriva un accordo con l’Ancl (Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro) per fare formazione sulle normative del lavoro, diritti e dovere, retribuzione welfare, a Finale Emilia. Dunque al liceo Morandi si studiano diritti e doveri dei lavoratori. Accadrà da settembre, con venti ore di corso, per circa 16o studentesse e studenti delle classi di terza.
la preside
L’accordo è il primo in Italia nato da un’intesa del Ministero dell’Istruzione con associazione dei Consulenti del Lavoro e l’associazione nazionale presidi. “Ho cercato qualcuno qui sul territorio con cui concretizzare questo progetto e ho conosciuto il dottor Franco Marchetti di San Felice sul Panaro”, racconta la preside del Morandi, Anna Silvestri, “il quale ha un curriculum straordinario, aperto, flessibile e all’avanguardia e col quale c’è stata un’intesa immediata e veloce”. Obiettivo, far incontrare la professionalità di un consulente del lavoro con un liceo.
“Nella nostra scuola svolgiamo svariate attività che permettono agli studenti un raccordo col mondo del lavoro”, ricorda la preside. Dal 2012 c’è la start up Morandi che è una vera e propria impresa con prodotti di alta tecnologia, ci sono poi le attività di alternanza scuola/lavoro e progetti legati al territorio come quello svolto in collaborazione con l’osservatorio astronomico di San Giovanni in Persiceto o sulla didattica museale. Molto apprezzato è anche il progetto che vedrà gli adolescenti del Morandi fare “lezione” ai bambini delle scuole materne e d elementari di Finale Emilia. “Serve molto ai ragazzi che volessero intraprendere la carriera di insegnante, e i genitori apprezzano: si insatura un legame forte tra ragazzi e bambini di quelle età in un ambiente sicuro e appetibile “, spiega Silvestri.
Il consulente del lavoro
“I laboratori con i consulenti del lavoro serviranno anche – illustra Marchetti – a dare ai ragazzi conoscenze in più su legge ed economia, ad esempio che tipo di rapporto di lavoro è possibili instaurare (autonomo o subordinato) o quali tutele ci sono sulla parità di genere, il diritto di sciopero, la previdenza. I ragazzi entrano nel mercato del lavoro completamente spaesati, e il loro unico riferimento sono o i sindacati o il datore di lavoro. E non c’è solo chi dice “Io della busta paga guardo solo la cifra che c’è scritta sotto”, ma ci sono ancora sacche di resistenza gravissime di chi pensa “Meno faccio, meglio è così il padrone guadagna meno”. Invece bisogna puntare alla sinergia tra datore di lavoro e dipendente, devono stare bene tutti e due”.