Bisognerà attendere per capire meglio quale siano esattamente i calcoli che la Corte dei Conti fa nel richiedere per l’ex sindaco di Finale Emilia, Fernando Ferioli, 240 mila euro di beni da mettere sotto sequestro.
La notizia è che dopo le accuse più volte rilanciate nel corso degli ultimi anni di Consiglio dall’opposizione la magistratura contabile ha aperto una inchiesta e ha trovato che si debba processare l’ex sindaco. A Ferioli si contesta l’incompatibilità tra il suo ruolo di assessore, prima, sindaco poi, con gli incarichi che ricopriva nella sua azienda informatica, la Dwb. La Dwb che, peraltro, ha lavorato anche per il Comune. L’ex sindaco si era difeso in Consiglio spiegando che si parlava di cifre irrisorie, qualche migliaio di euro, ma ora la Corte dei Conti ritiene di cautelare il bene pubblico tenendo sotto sequestro beni di Ferioli e famiglia per 240 mila euro. Una situazione che andrà avanti almeno fino ad agosto, quando si terrà l’udienza per decidere l’eventuale dissequestro. Poi, ad aprile, partirà il processo vero e proprio davanti alla Corte dei Conti.