Uniamoci: “Noi gridiamo per salvare la sanità e i sindaci di girano dall’altra parte”. E’ la protesta delle liste civiche Area Nord aderenti a Uniamoci – Unione Modena Civica al’indomani dell’ultima riunione del Consiglio dell’Unione Area Nord, che si è tenuto ieri sera, a Medolla, alla presenza di alcuni dei nove Sindaci e del Direttore Generale AUSL Modena, Massimo Annicchiarico.
“Abbiamo potuto vedere ancora una volta come i Primi Cittadini di questo territorio voltino con scioltezza le spalle alle richieste pressanti della cittadinanza sulle esigenze relative alla sanità locale – spiegano in una nota – Due sono stati i momenti chiave della seduta di ieri sera: il commento del Direttore Generale AUSL al documento finale emerso dal percorso partecipativo, nel quale sono raccolte le numerose e dettagliate richieste dei cittadini – pazienti, medici, operatori – in larga parte rivolte a un potenziamento dell’Ospedale di Mirandola; e la discussione della mozione presentata dal nostro gruppo consigliare che richiedeva di inserire, prima della presentazione del documento alla Conferenza Territoriale Socio Sanitaria, un incontro tra Sindaci e cittadinanza al fine di rassicurare gli abitanti della Bassa che tutte le richieste espresse nel documento verranno adeguatamente prese in carico e sostenute dai Sindaci stessi, che ricordiamo sono coloro che devono verificare l’adeguatezza delle scelte operative di AUSL e Regione in materia di sanità e difendere il livello di servizio richiesto dai cittadini. La nostra richiesta di chiarimenti relativa al documento AUSL Modena “Piano della Performance 2016-2018” deliberato il 30 giugno 2016, dove a pagina 8 si dichiara che “per l’anno in corso e per quelli successivi, la programmazione prevede la prossima attivazione degli OSCO – Ospedali di Comunità di Finale Emilia e Mirandola” è stata totalmente ignorata dal Direttore Annicchiarico. Occorre ricordare che gli Ospedali di Comunità si creano con la riconversione di posti letto per la degenza in strutture già esistenti e che pertanto diventa sempre più chiaro che il destino del Santa Maria Bianca di Mirandola è quello di diventare un cronicario e di essere svuotato di tutti i servizi ospedalieri necessari ad un bacino come quello della Bassa Modenese. Durante la discussione della mozione per sollecitare un incontro tra Sindaci e cittadinanza in vista della presentazione delle richieste dei cittadini alla Conferenza Territoriale Socio Sanitaria, il Sindaco di Mirandola Maino Benatti, che è anche assessore alla Sanità per l’Area Nord è uscito dall’aula preferendo sottrarsi al confronto. La maggioranza PD – ricorda il comunicato stampa di Uniamoci – con l’appoggio di Forza Italia ha votato contrario al documento, che quindi non è stato approvato, negando così ai cittadini un importante momento di verifica del livello di rappresentanza dei Primi Cittadini rispetto alle istanze messe nero su bianco dal percorso partecipativo. La lotta per la difesa del Santa Maria Bianca di Mirandola non è per niente finita. In attesa di verificare in che misura le richieste di miglioramento della situazione socio sanitaria dell’Area Nord trovino dignità di accoglimento e di risposta negli Enti locali, sollecitiamo i nostri concittadini a non mollare, inventandoci ancora tutti i modi possibili anche fuori dalle istituzioni per chiedere con forza un reale ascolto delle esigenze della Bassa Modenese, che non merita certo di essere la periferia dell’Impero.