Da Cavezzo i Rinaldi alla conquista del mondo… coi funghi. E’ la storia raccontata dall’ufficio stampa del Comune di Cavezzo: “Da Cavezzo alla conquista del…’mondo’. Mercati esteri nel mirino, quindi, con funghi di propria produzione, con una gamma di prodotti che soddisfa anche i palati vegani e biologici. ‘Modena Funghi’, in piena estate, vive così una seconda giovinezza. Imperniata su qualità, innovazione dei prodotti e cambi ai vertici gestionali, con largo ai giovani. Il domani – si legge in una nota del Comune – non è la ‘Modena Funghi S.n.c.’ amministrata da Paolo Rinaldi e Maria Grazia Piazza, specializzata in commercio e ingrosso di ortofrutta, sviluppatasi bene, ma limitatamente al suolo italiano. E’, invece, la ‘Modena Funghi S.r.l.’ che vuole sfondare soprattutto nell’Europa settentrionale, sfruttando anche la verve e lo stimolo delle nuove generazioni incarnate dalle giovani Rinaldi. Il capostipite resta Paolo Rinaldi, addetto e responsabile commerciale della ditta.
Oggi, quindi, Modena Funghi è…
«…E’ una start up. Si è trasformata in una S.r.l. includendo nell’organigramma gestionale entrambe le mie due figlie. E’, così, sorta dall’esperienza della vecchia azienda, e ha acquisito pure la ‘Società Agricola Rinaldi’ di Rinaldi Paolo & C. che opera in ambito nazionale nel comparto produttivo e coltiva champignon. Oltre al bio. Ed è guidata da me, con 18 dipendenti. E’ divenuta la nostra attività produttiva. L’obiettivo futuro principale della nuova S.r.l.? In realtà sono due: cominciare a lavorare su prodotti innovativi e sviluppare il mercato estero».
Iniziamo dal primo.
«Già, i prodotti. Su nostre ricette, spiccano i burger a base vegetale, oltre che vegani. E, su richiesta, anche biologici. La particolarità poi, che non c’è neanche in Europa, è un burger a base di funghi da noi prodotti, incluso pure lo champignon biologico. Abbiamo creato una vera e propria cucina artigianale, di qualità, e iniziato a sviluppare queste ricette per diversificare i mercati e i clienti. Sugli scaffali i consumatori trovano, oltre al prodotto fresco anche quello pronto all’uso, già cotto, solo da scaldare. Pronto dopo cinque minuti. Oggi, in azienda, dopo le recenti trasformazioni, abbiamo professionalità ‘ad hoc’ che ci seguono il settore commerciale e quello finanziario. Parteciperemo pure al ‘Biofach’, la fiera di Norimberga sul biologico e su tutto quello che è vegano. Ci stiamo preparando bene per quest’appuntamento, che si terrà nel febbraio 2017».
L’internazionalizzazione passi, ma il cuore resta nella Bassa. Passione e anima di Rinaldi sono incarnate ancora nei tre negozi di ortofrutta aperti: lo spaccio a Cavezzo, oltre ai punti di Sorbara e di San Possidonio. Ecco perché, allora, proseguire a operare a Cavezzo.
«Siamo nati qua, crediamo nella vocazione di area territoriale d’élite per il nostro comparto. Con prodotti che curiamo proprio in questo contesto. A Cavezzo, quindi, vogliamo rimanere e svilupparci. Prima del sisma avevamo già iniziato un piano d’investimento, con un ampliamento della superficie produttiva già avviata, con un progetto d’implementazione, con un discorso di recupero dell’energia che avveniva grazie all’installazione di tre impianti fotovoltaici. Tema, quest’ultimo, che ci stava tanto a cuore. Alla luce dei nostri consumi, che erano già abbastanza indicativi e importanti all’epoca. Come spiegavo prima, dopo il terremoto ci siamo rimessi in discussione. Abbiamo deciso e puntato sull’uscire dall’ortofrutta tradizionale anche se di quarta gamma. Sviluppando aspetti innovativi».
Scheda aziendale.
P.S. Ovviamente i dati di fatturato sono della ‘Modena Funghi S.n.c.’ essendosi la ‘S.r.l.’ costituitasi nel 2016.
Modena Funghi S.r.l.’
Presidente e amministratore unico: Giulia Rinaldi
Socia: Alessandra Rinaldi.
Nel 2015: intorno ai 15 mila quintali di funghi lavorati.
Fatturato: nel 2012 e nel 2013 sui 3 milioni di euro, con un trend in crescita negli anni successivi.
Gli stabilimenti: occupano un’area di circa 10 mila metri quadrati. Di questi, 5 mila metri sono coperti.
Investimenti attuati dal 2012: 1 milione e mezzo di euro.
Prodotto di punta: funghi lavorati, confezionati per la quarta gamma, pronti all’uso. Anche convenzionali.
Sogno nel cassetto di Paolo Rinaldi: sviluppare l’azienda, pur rimanendo nel contesto famigliare, tecnologicamente avanzata, con un’offerta di prodotti sempre più innovativi.