La vicenda della moschea di Mirandola finisce sul tavolo del Ministro degli Interni Alfano per mettere in luce i finanziamenti che arrivano dal Qatar. Ad annunciarlo sono il capogruppo di Mirandola Antonio Platis ed il consigliere regionale Enrico Aimi.
”Abbiamo contattato oggi Maurizio Gasparri – spiegano i due esponenti di Forza Italia - che era già a conoscenza del maxi finanziamento del Qatar e del contributo della Regione Emilia-Romagna in quanto anche la stampa nazionale da Il Giornale e Libero fino a Repubblica, parlano della vicenda di Mirandola come esempio di contraddizione e rischio. Gasparri ha espresso preoccupazione per la vicenda e ci ha anticipato che nelle prossime ore presenterà uninterrogazione parlamentare urgente per chiedere al Ministro degli Interni Alfano quali controlli e verifiche sono state poste in essere sulla moschea di Mirandola. Inoltre abbiamo sottolineato come negli ultimi mesi ci siano stati episodi inquietanti nella bassa modenese: l’imam di Camposanto espulso, un mirandolese convertito all’Islam e oggi considerato dai Servizi Segreti vicino ai miliziani Isis della Libia e un marocchino residente da 25 anni a Medolla la cui richiesta di cittadinanza è stata respinta per ragioni di sicurezza della Repubblica. Il tutto avviene in un contesto in cui gli organici di Polizia e Carabinieri sono ridotti ai minimi termini e a malapena, nonostante la loro abnegazione, riescono a fronteggiare la micro criminalità locale.
Visto il cofinanziamento per 600mila euro della Regione per la ricostruzione della moschea, ho chiesto spiega Aimi alla Giunta quali iniziative voglia assumere per reperire al più presto informazioni attendibili sulla provenienza del fondi del Qatar. Nell’interrogazione - spiega inoltre Aimi - ho sollecitato la Regione a dotarsi di norme che regolamentino sul territorio regionale la costruzione o comunque la messa in opera di luoghi di culto per religioni la cui pratica possa comportare problemi di ordine pubblico”.