Convocare con urgenza un Consiglio straordinario per spiegare alla città la situazione dell’ospedale di Mirandola. È questa la richiesta presentata dai tre consiglieri azzurri Platis, Mari e Lugli.
“Ora possiamo togliere i “forse”, il Santa Maria Bianca dopo 25milioni di interventi post sisma non ha ancora raggiunto il 60% di adeguamento sismico.
Eppure – chiosa Platis in una nota- il DL 74/2012 imponeva agli imprenditori di riprogettare i capannoni entro 18 mesi e successivamente aveva portato il termine a 4 anni per i casi critici e a 8 per quelli il cui rischio
era minore. Da una parte, quindi, Stato e Regione dettano rigorosamente i tempi alle aziende e ai privati, dall’altro non riesce in ben quattro anni e con 25milioni di euro spesi ad adeguare al 60% neppure l’ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola.”
“Per questa ragione – spiega Platis – abbiamo chiesto assieme ai colleghi Antonella Mari e Marian Lugli la convocazione di un Consiglio Comunale Straordinario su ospedale di Mirandola e sul tema della ricostruzione degli edifici pubblici. Dopo la Scuola Elementare Dante Alighieri e l’ospedale vogliamo sapere cosa ha intenzione di fare l’Amministrazione di Centro Sinistra. Per noi – conclude l’esponente azzurro – è necessario ottenere un adeguamento sismico maggiore per permettere agli edifici pubblici di reggere una nuova calamità. Ricostruire in questo modo è inutile e dannoso.”
Il Presidente del Consiglio Comunale ha quindi 20 giorni per indire il Consiglio mentre il Sindaco ha tempo fino al 5 settembre per rispondere all’interrogazioni in cui Forza Italia chiede conto di tutti gli edifici pubblici non adeguati al 100%.