“Nel nostro paese gli imprenditori agricoli stanno vivendo un paradosso: nonostante un export dell’agroalimentare con segno positivo, le loro aziende sono in profonda crisi. C’è da chiedersi il perché e trovare una soluzione, se vogliamo che si continui a fare impresa nel settore agricolo in Italia”. La presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi torna sul tema prezzi, con particolare attenzione a quanto sta succedendo nella cerealicoltura: “La crisi è di due tipi: strutturale ed economica. Per quanto riguarda la crisi strutturale, gli imprenditori agricoli devono crescere, ottimizzare i costi, fare innovazione ed integrazione, portare avanti accordi di filiera. Spesso la crisi economica è invece causata da interessi commerciali, perché si preferisce importare grano da altri paesi, dove ci sono meno controlli e talvolta non ci sono disciplinari di produzione. Da una parte ci dicono di fare un prodotto di qualità, sano e tracciato, poi per logiche commerciali prodotti tipicamente italiani come la pasta o la pizza vengono fatti con grano estero, che non è migliore del nostro, in particolare quello prodotto quest’anno”. L’appello della presidente di Confagricoltura Modena è chiaro: “Bisogna uscire da una logica speculativa, che penalizza chi sta alla base della filiera. L’alternativa – conclude Bergamaschi – è far morire l’agricoltura d’eccellenza: è forse questo l’obiettivo?”.