Da un pittore ci si aspetta sia contemplativo, da uno scrittore che sia riflessivo, da uno psicologo che sia capace di ascoltare. E da una persona che è allo tempo psicologa, pittrice e scrittrice, per non dire delle tante altre attività, che aspettarsi? Con questo spirito siamo andati a conoscere Simona Bergamini, madre di due bimbi, 45enne nota in paese nella veste di assessora al Bilancio, ma più conosciuta nella Bassa come pittrice e scrittrice. Ha appena dato alle stampe per Panda edizioni “L’Anello di Farfalle”. «Quando non si ha niente da narrare c’è un grande vuoto – spiega – e ciò che merita una narrazione solitamente è ciò che si è vissuto in modo ampio e profondo. Ciò che è stato emotivamente toccato, gustato, ascoltato, visto e annusato». “L’anello di farfalle” è il suo terzo libro: ha già scritto un racconto per bimbi (i cui ricavi sono stati devoluti alla ricostruzione di Camposanto) e il romanzo “E’ solo una questione di tempo” (Thyrus). I suoi quadri, invece, sono stati esposti per diverse settimane a Mirandola nel Foyer del Teatro Nuovo.
Versatile, eclettica e poliedrica, Simona Bergamini ha studi di grafica e laurea in Psicologia, una carriera come dirigente nel sociale e ora si occupa di marketing per un’azienda di ascensori. Legge da Simenon a Foscolo passando per le graphic novel, le piacerebbe imparare (anche) a suonare. Scrivere, invece, lo fa «di notte quando la famiglia riposa», e spesso la si può vedere in giro prender appunti su foglietti di carta volanti, spiega, se ha l’ispirazione di un bel passaggio letterario. Ma sbirciando tra ciò i ghirighori di inchiostro che verga, si può anche scoprire che non diventano parole, ma piccole, delicate opere d’arte come quelle che dipinge su tela.
Articolo originariamente apparso sul numero 1 del magazine SulPanaro.net