C’è crisi, il lavoro non si trova e quando c’è non vale la pena prenderlo perché si guadagna troppo poco. Sono troppo vecchio/troppo giovane. Chiedono troppi sacrifici. Vorrei lavorare di più ma non me lo permettono. Sono alcuni dei problemi evidenziati da chi cerca lavoro nella Bassa, un esercito di persone che in pochi anni è letteralmente raddoppiato: i dati 2013 mostrano una percentuale di disoccupati del 7,6%: era al 3,5% nel 2007.
Eppure ci sono posti di lavoro con buone tutele e buoni stipendi che rimangono vuoti. Come ci spiega l’esperta di lavoro Francesca Monari «la disoccupazione aumenta ma nonostante questo esistono dei profili professionali che le aziende non riescono a reperire. L’economia sta cambiando e a fronte di settori oggettivamente saturi in cui non si assume più, ne esistono altri in forte crescita che avrebbero bisogno di personale qualificato ma che non riescono a trovarlo». Quali sono le professioni con più sbocchi per chi deve decidere che percorso scolastico intraprendere, per chi deve entrare nel mondo del lavoro e per chi si deve “reinventare” in altri settori? «Al primo posto troviamo gli addetti alla ristorazione, camerieri di sala, cuochi e aiuto cuochi, baristi. Subito dopo – spiega la Monari -occorrono operai specializzati tornitori, fresatori, saldatori. C’è molta richiesta di queste figure professionali». Ma l’elenco non finisce qui: «Sono anche necessari più Ingegneri meccanici, informatici e gestionali. Sempre richiesti gli esperti in contabilità fino al bilancio e gli specialisti dell’elaborazione di buste paga. Assolutamente molto richiesti gli agenti di commercio».
Articolo originariamente apparso sul numero 3 del magazine SulPanaro.net