Poco più di un anno fa una infermiera di Concordia sul Secchia, Marzia Alban, mise un volantino in uno studio medico. Chiedeva libri usati per “allestire” una biblioteca nella comunità riabilitativa psichiatrica dove lavorava. E oggi in quella comunità, che si trova nel mantovano, a Quistello, c’è una ricca libreria (circa 1300 volumi) pressoché tutta… made in Concordia. «In tantissimi hanno collaborato – fa sapere ora la Alban – tanto che ad oggi io, i miei colleghi e soprattutto gli ospiti della struttura ringraziamo immensamente gli abitanti di Concordia perché il nostro desiderio si sta realizzando». Le donazioni, peraltro, non si fermerebbero, «ma abbiamo riempito già sette librerie, un traguardo insperato! Stiamo ancora sistemando e catalogando quelli che abbiamo», spiega Alban.
Che tipo di libri hanno donato i concordiesi?
«Abbiamo raccolto di tutto, da enciclopedie intere generali a fumetti, da romanzi a gialli a manuali».
I libri più richiesti?
«Non c’è qualcosa che venga più o meno richiesto. Perché i lettori variano per età e la tipologia di paziente stesso fa spaziare nella scelta a 360 gradi. I libri tra l’altro non vengono chiesti, ma direttamente presi dagli scaffali, per semplificare e invogliare di più la lettura. Comunque è ancora in fase allestimento: stiamo cercando creare per ogni libro una scheda».
Articolo originariamente apparso sul numero 3 del mensile SulPanaro.net