Venti posti letto per il novello ospedale di comunità che sarà associato alla Casa della Salute di Finale Emilia, i cui lavori di ristrutturazione inizieranno tra pochi mesi, nel 2017, per offrire ai finalesi il nuovo servizio a partire dal 2019. E’ quanto emerso dal convegno sulla Casa della Salute organizzato oggi dallo Spi Cgil, che ha visto una affollatissima platea di cittadini interessati a conoscere presente e futuro del loro ex ospedale trasformato qualche anno fa in Casa della Salute con non poche polemiche. L’annuncio dell’avvio dei lavori è stato dato dal nuovo direttore del distretto Ausl di Mirandola Angelo Vezzosi, che ha spiegato come i posti letto che i finalesi attendono da anni arriveranno con la ristrutturazione del primo stralcio del vecchio ospedale, che sarà completata entro il 2019. Vezzosi ha fornito queste date garantendo la certezza delle scadenze. Come funzionerà? I posti letto per le lungodegenze si chiameranno “ospedale di comunità”, e saranno al secondo piano dell’edificio. Al primo ci sarà la Casa della Salute con gli ambulatori dei medici di base e dei pediatri, il primo soccorso, i servizi infermieristici eccetera eccetera. Saranno i medici di base, ha spiegato Vezzosi, a sommare alle loro attività anche la gestione dei posti letto.
Niente da fare, invece, per l’auto medicalizzata richiesta da tanto tempo. Ce l’hanno nel distretto vicino, ha ricordato Vezzosi, a disposizione per le emergenze e comunque l’elicottero arriva dovunque.
A breve partirà un percorso partecipato in collaborazione con il Comune per far conoscere i servizi offerti dalla Casa della Salute che, ha illustrato l’infermiera capo Cinzia Minozzi, sono davvero tanti, e in crescita. Solo per le medicazioni, ad esempio, se ne fanno quasi due mila l’anno, e a ottobre si vedranno due nuovi servizi: la rilevazione della curva glicemica e lo sportello consulenza per le dipendenze.
Villa Finetti, invece, reasterà vuota ancora almeno un paio di anni ha spiegato il sindaco Sandro Palazzi. La struttura serve per ospitare gli ambulatori che avranno bisogno di spazi nel passaggio dal completamento del primo stralcio dei lavori all’ex ospedale (appunto, nel 2019) e il secondo stralcio per ridefinire e organizzare gli spazi.