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Cavezzo, che confusione con la raccolta differenziata

da | Set 20, 2016 | Cavezzo | 0 commenti

L’intento è nobile: far pagare meno la spazzatura e differenziare di più. Ma nella pratica la nuova modalità di raccolta differenziata porta a porta imposta da Aimag da qualche settimana sta ponendo non pochi grattacapi ai cittadini. C’’è ancora chi sbaglia a dividere, chi consegna la plastica non lavata (sì, gli incarti unti vanno lavati e asciugati perfettamente) e chi lascia i sacchetti a caso, nei fossi e per strada.

I problemi

Tanti sono i problemi denunciati. Il primo riguarda le scarse indicazioni su come smaltire la spazzatura. Dove metto le bustine di cibo per animali? E gli assorbenti femminili usati? Per saperlo bisogna andare sul telefonino, scaricando la app di Aimag, con l’elenco di tutti i prodotti e di dove vanno destinati, o usare l’opuscolo apposito.      Già, e l’opuscolo dove si trova? Ne sono stati distribuiti in gran quantità, ma si sa, le cose si perdono e non tutti lo hanno messo da parte.
Lo sfalcio del verde. In alcune strade c’è la raccolta porta a porta in altre no. Sistema da rodare, in attesa che i cespugli… imparino a camminare e ad arrivare da soli ai punti di raccolta. Le lamentele riguardano anche chi raccoglie la spazzatura. Si sente dire: «Oggi non è passato», «Ha saltato il mio civico», «Mi ha lasciato il sacco lì con il cartello “Non conforme”, invece avevo diviso bene», «Non ha voluto raccogliere la mia spazzatura»,  e via con le più complesse ipotesi complottistiche. Altra criticità, segnalare un problema. «Ho telefonato più volte al centralino ma ancora non è passato nessuno a ritirare», «C’è troppa attesa al telefono, non si conclude nulla», scrivono i cavezzesi sui recenti gruppi Facebook nati per tentare di dare un aiuto a tutti, come ad esempio il neonato “Raccolta differenziata a Cavezzo”.

La risposta dell’azienda

«Sui mancati ritiri basta chiamare il Numero Verde 800018405 cui rispondono i nostri operatori che provvedono a segnalare ai tecnici: nelle prime settimane – spiegano da Aimag – è sempre fisiologico qualche abbandono perché anche i nostri devono prendere confidenza con il territorio ed il posizionamento dei contenitori ma generalmente è un fenomeno che si chiude in breve tempo». Riguardo al Numero Verde, Aimag insiste: «In linea di massima i tempi di risposta sono rapidi e se si lascia un messaggio si può essere richiamati; nei periodi in cui coincidono fatturazioni o particolari richieste può essere che il tempo di attesa aumenti ma è inconsueta la segnalazione di non riuscire a contattare gli operatori».

Tuttavia è tanta (e maleodorante) la confusione  sotto il cielo. Ci vuole impegno, il cambiamento è complicato ma i benefici dovranno arrivare prima o poi. Anche i cittadini devono fare la propria parte: gli operatori della raccolta tirano su circa 500 pattumiere al giorno, e qualcuna può scappare. E se ognuno lasciasse il proprio rusco a portata di mano, e non obbligasse gli operatori ad addentrarsi in passi e strettoie per arrivare proprio sotto alla porta, il sistema sarebbe più rapido ed efficiente.

Articolo originariamente apparso sul numero 3 del mensile SulPanaro.net

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