“L’intera impalcatura informatica messa in piedi dalla Regione in relazione alle attività post sisma non consente a un normale cittadino di farsi un’idea complessiva e attuale di ciò che accade”.
E’ quanto denuncia Tommaso Foti (Fdi-An) in un’interrogazione rivolta alla Giunta, dove evidenzia che l’assessore regionale Palma Costi, rispondendo ad una precedente interrogazione, avrebbe rivendicato ”il merito di aver fondato il proprio operato sulla ‘trasparenza delle procedure’” indicando in due siti “i pilastri della propria comunicazione trasparente”.
“Ma è così solo apparentemente,- chiosa Foti – nella realtà infatti mi sono addentrato nel caos delle oltre 400 ordinanze emanate in questi anni e solo con estrema difficoltà sono riuscito a procurami qualche dato, tra l’altro, non significativo. Il sito della ricostruzione è indietro di 11 mesi con gli aggiornamenti, – aggiunge – i suoi dati non coincidono con quelli delle ordinanze che dovrebbero avere generato le informazioni e anche il sito delle donazioni, in almeno 2 casi che mi sono noti, dà per ultimati interventi che non lo sono affatto. In ogni caso,- sottolinea- non è assolutamente possibile conoscere la sorte dettagliata degli interventi. D’altro canto – conclude – le informazioni sui procedimenti afferenti gli interventi post terremoto sono reperibili in un portale che, emblematicamente, si chiama ‘sfinge’ e che tale è anche di fatto”.
Foti considera inoltre che “non sempre i fondi destinati ai rimborsi assicurativi sono stati spesi in conformità alla legge integrando i contributi statali, che, come prescritto, erano sempre erogati ‘al netto dei rimborsi assicurativi’”. Per questo motivo, il consigliere afferma di aver “presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Modena e alla Procura Regionale della Corte dei Conti” e ribadisce che “dalla relazione sull’utilizzo dei fondi EUSF (Fondo di solidarietà UE)”, unico documento che gli è stato trasmesso, “si ricavano solo macrodati, ma nulla si sa sul rendiconto dei singoli interventi”, già richiesto nella precedente interrogazione, per cui “appare fondato il dubbio di possibili irregolarità sull’utilizzo dei fondi”.
Foti chiede quindi alla Giunta se intenda fornire l’elenco dei fondi utilizzati da parte di ciascun ‘soggetto attuatore’ (Provincie e Comuni del cratere, Aziende sanitarie e ospedaliere) provenienti da donazioni di enti e/o privati, per iniziative riferibili all’ambito pubblico (scuole, infrastrutture, ospedali, ecc) solo nei comuni ubicati nel cosiddetto ‘cratere’ e vuole conoscere, per ciascun “atto di liberalità”, il soggetto erogatore, l’importo elargito e eventuali vincoli di utilizzo, la distinta degli interventi finanziati o co-finanziati da parte del soggetto attuatore, lo stato di utilizzo dei fondi (data di incasso e data/date di spesa), eventuali residue disponibilità e le motivazioni per il mancato/parziale utilizzo delle somme percepite.
Per quanto riguarda i rimborsi assicurativi, il consigliere vuole inoltre conoscere l’elenco di quelli (eventualmente) percepiti dal singolo soggetto attuatore e, per ogni soggetto attuatore, l’importo del rimborso e la data di incasso, la distinta degli interventi finanziati o co-finanziati, lo stato di utilizzo dei fondi (date di spesa) e eventuali residue disponibilità, oltre alle motivazioni di un eventuale mancato/parziale utilizzo delle somme percepite.
Analogamente per i fondi europei, Foti domanda l’importo di queste risorse erogate tramite il Commissario straordinario al singolo soggetto attuatore, la distinta degli interventi finanziati o co-finanziati da parte del soggetto attuatore, lo stato di utilizzo dei fondi (data di incasso e data/date di spesa), eventuali residue disponibilità e i motivi di un eventuale mancato/parziale utilizzo delle somme percepite. L’esponente di Fratelli d’Italia invita infine l’esecutivo regionale a fornire, per ogni singolo soggetto attuatore, l’elenco degli interventi realizzati attraverso più fonti di finanziamento.