E’ in carica solo da pochi mesi ma è già finito più volte sui giornali di tutta Italia: di Sandro Palazzi, sindaco di Finale Emilia, in poco tempo si è parlato per la designazione dei componenti della Giunta (con nomina e immediata revoca di un assessore) e quando sul sito del Comune sono comparse le disposizioni sulle unioni civili, che – prima del dietro front dopo il can can mediatico – a Finale Emilia si sarebbero dovute tenere senza pubblico, senza fedi e senza che nessuno indossasse la fascia tricolore.
Ora la polemica arriva dai social network, dove il sindaco Palazzi, sulla sua pagina personale, ha tolto l’amicizia o bannato diverse persone, “cancellando” dal suo Facebook diversi esponenti dell’opposizione. Lo fa sapere Dario Crociara, esponente del Movimento 5 Stelle, che scrive “Volevo ringraziare il sindaco Palazzi per avermi tolto l’amicizia e fargli proprio i complimentoni se sei sindaco sei sindaco di tutti non mi sembra di essere stato mai offensivo……comunque continua cosi almeno ti ritroverai tra le amicizie solo i tuoi sostenitori cosi a Finale andrà sempre tutto bene…..bravo”.
Crociara rivela che anche a esponenti del Pd è stato riservato lo stesso trattamento, e dalla lista civica di centrosinistra Pierpaolo Salino conferma che sia lui che una collega del Pd sono stati bannati dalla pagina personale di Palazzi. Dal Pd commenta Emanuela Sgarbi: “Così preclude a molti di conoscere sue opinioni o decisioni. Se avesse deciso di avere un profilo privato ed utilizzare solo la pagina “Sandro Palazzi sindaco” per comunicare coi cittadini, ok. Ma quella non la sta utilizzando, perché comunica dal suo profilo personale!”. Nella discussione interviene anche l’esponente di Sinistra Civica che spiega di essere stato prima bannato e poi riammesso quanto meno a vedere la pagina. Insomma, l’intera opposizione ha subito questo trattamento dal sindaco.
“Su questa vicenda potrei dire solo che per me non è un problema se il sindaco decide di oscurare il suo profilo Facebook, come consigliere – commenta Salino – ho tutti gli strumenti per informarmi su cosa succede nel mio paese. Non è un problema. Mi dispiace però se il sindaco decide di bannare dei cittadini, perchè le persone si informano anche grazie ai social network”.
Sulla bacheca di Crociara il dibattito tra i finalesi ferve “Forse sarebbe opportuno ripassare le regole e i princípi della democrazia!”, e ” Inammissibile che tolga l’amicizia a chi non la pensa come lui.” C’è un utente che scrive “Io sono stato bloccato 7-8 mesi fa… “Solo” perchè l’ho smentito con i fatti e due articoli della costituzione in un post… Certo che è aperto al dialogo eh…”, e c’è anche chi ritiene che sulla sua pagina personale il sindaco possa fare quello che gli pare.
Al di là delle scelte, c’è da rilevare che la comunicazione del sindaco passa dai normali canali istituzionali (l’ufficio stampa) e dalla fan page di Facebook dove ogni tanto posta qualche documento istituzionale. E se la sua pagina privata è aggiornata molto più spesso ed è pubblica, e quasi chiunque può leggerla, solo “gli amici” (persone cui il sindaco concede o toglie la virtuale “amicizia”) possono fare commenti o coinvolgere direttamente il sindaco in una discussione, limitando la possibilità di dibattito tipica del social network. E poi c’è chi è “bannato”, ovvero eliminato, che è il trattamento estremo che si riserva a chi si ritene in qualche modo molesto.
Ai bannati (in questo caso alcuni dei consiglieri di opposizione, ma tra gli altri anche il direttore del nostro giornale) il profilo del sindaco Palazzi su Facebook viene oscurato automaticamente.
E così scompaiono anche gli scritti dei cittadini, perché è sulla bacheca del sindaco, di tutti i sindaci, che i cittadini scrivono considerazioni e segnalazioni anch’essi, sperando abbiano risonanza ampia e possono diventare articoli o interpellanze in Consiglio.
Abbiamo chiesto, tramite l’ufficio stampa, al sindaco Palazzi se volesse commentare questa notizia. Ha fatto sapere di non volerlo fare.