Sono circa 200 i lavoratori modenesi dei consorzi di bonifica cui si applicherà il nuovo contratto nazionale delle bonifiche, siglato nei giorni scorsi a Roma dai sindacati Fai Cisl, Flai Cgil, Filbi Uil e Snebi. «Si tratta di un grande risultato che premia venti mesi di vertenza e di lotta sindacale unitaria, oltre che due scioperi, fatto inusuale in questo settore – commentain una nota dei sindacati Vittorio Daviddi, segretario generale del sindacato Fai Cisl Emilia Centrale – Stiamo parlando del lavoro in un ambito strategico come quello dei consorzi di bonifica, che a Modena tutelano e salvaguardano il territorio sovraintendendo alla sicurezza idraulica e svolgendo opere di manutenzione. Il rinnovo valorizza il prezioso lavoro di queste persone e rilancia la centralità della contrattazione».
«Nel nuovo contratto nazionale c’è una netta progressione sia sul versante salariale che normativo – aggiunge Piersecondo Mediani, il sindacalista modenese della Fai Cisl Emilia Centrale che ha fatto parte della delegazione trattante – Dal punto di vista salariale otteniamo un risultato superiore a quello dell’ultimo rinnovo: l’aumento a regime è del 3,9 per cento e si recupera parte del 2015, primo anno di scadenza del contratto.
Tra le novità introdotte c’è una maggiore tutela del lavoro stagionale, nuove garanzie su infortuni e permessi, miglioramenti rispetto alle nuove norme di legge sul demansionamento». In generale per la Fai Cisl Emilia Centrale il nuovo cnnl delle bonifiche, che in Italia interessa 10 mila persone, assicura maggiori diritti e migliori condizioni a lavoratori troppo spesso vittime di diatribe e polemiche esterne alla loro professionalità.
Consorzi di bonifica: nuovo contratto nazionale per 200 lavoratori modenesi
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