Era attiva anche nella nostra provincia, e nella Bassa, la rete di spaccio ramificata nell’Italia del nord e sgominata ieri dalla Polizia di Stato, nell’ambito dell’operazione “Taraqa”, condotta dalla Squadra mobile di Rovigo, coordinata a livello centrale dallo Sco, il Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine del ministero dell’Interno.
Eseguite 53 misure cautelari tra Veneto, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna e Valle d’Aosta. 18 persone sono finite in carcere, 15 ai domiciliari, 20 con obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria: 360 i poliziotti impiegati nell’operazione che ha sgominato una rete, formata da cittadini italiani e marocchini, in grado ti trattare ingenti quantitativi di cocaina e hashish. 22 le persone colte il flagranza di reato, sequestrati in quintale di hashish e due chili di cocaina.
Nell’ambito dell’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Sabrina Duò, sono finite nei guai anche due marocchini di 36 e 30 anni, residenti a Modena, per i quali sono scattati i domiciliari, e un italiano residente a Mirandola, per il quale è scattato l’obbligo di firma. Il blitz ha toccato anche le vicine province di Rovigo, Mantova, Ferrara e Bologna, ma anche Padova, Verona, Arezzo, Ravenna, Vicenza, Varese e Aosta.