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Furti in aziende agricole, Confagricoltura Modena: “Sicuri solo nei numeri”

da | Ott 7, 2016 | Agricoltura | 0 commenti

Eugenia Bergamaschi

Eugenia Bergamaschi

Furti in calo? Solo sulla carta. È questo il pensiero della presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi, che torna sul tema sicurezza e sottolinea come più che di un calo di furti si possa parlare di un calo di denunce: «Non metto in dubbio i dati a disposizione delle forze dell’ordine, ma la mia percezione e quella di tanti cittadini è di una minore sicurezza rispetto al passato. Non sono i furti ad essere diminuiti, quanto piuttosto  le denunce. In agricoltura lo vediamo quotidianamente: gli episodi sono frequenti e gli imprenditori agricoli hanno perso fiducia nel denunciare. È un atteggiamento sbagliato, perché denunciare è anche un dovere civico, ma abbastanza naturale: se manca la certezza della pena la denuncia viene vista come una perdita di tempo. In agricoltura i piccoli furti ci sono sempre stati, ma oggi stiamo assistendo ad una situazione diversa e ben più grave, con episodi ormai quotidiani e di entità maggiore: non rubano solo gasolio agricolo e piccole attrezzature, ma anche macchinari e trattori, furti che molto probabilmente sono fatti su commissione. Mi preme comunque ribadire agli agricoltori e a tutti i cittadini che è fondamentale sporgere denuncia, anche per aiutare le Forze dell’Ordine».

Una soluzione definitiva al problema non c’è, ma il sistema Italia ha bisogno di porre l’attenzione sul tema sicurezza per trovare delle contromisure adeguate, sostenendo chi lavora in questo ambito: «Ho grande stima per le Forze dell’Ordine, – afferma Bergamaschi – professionisti che mettono a rischio la loro vita per tutelare le altre persone, spesso senza un’adeguata soddisfazione economica. Servono misure concrete per sostenere il loro operato, dall’aumento degli organici a quello delle risorse. E non meno importante – conclude la presidente di Confagricoltura Modena – è la certezza della pena, utile da un lato a motivare chi garantisce l’ordine pubblico, dall’altro a disincentivare i malintenzionati».

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