Anoressia, bulimia, alimentazione incontrollata: sono solo alcuni dei disturbi che, sempre più famiglie, si trovano a dover affrontare. Temi che saranno affrontati nel corso di una giornata di studio organizzata per mettere a confronto esperienze e conoscenze dei maggiori esperti in materia provenienti da tutta Italia. L’appuntamento è a Modena, giovedì 3 novembre, dalle ore 9.00, presso l’Aula Magna del Centro Servizi dell’Università (Via del Pozzo, 71).
Il convegno, che quest’anno arriva alla sua ottava edizione, accenderà i riflettori sul ruolo delle famiglie dei pazienti con DCA. Il convegno approfondisce la terapia finalizzata a sostenere le famiglie e coinvolgerle come parte attiva in un percorso difficile, ma necessario ed efficace per la cura. In programma anche l’intervento del Direttore Sanitario dell’Ausl Modena, Gianbattista Spagnoli che aprirà i lavori. Sarà approfondito il modello del Maudsley Hospital di Londra, e successivamente in una tavola rotonda i modelli di trattamento e supporto delle famiglie di pazienti con DCA. Uno spazio significativo sarà lasciato alle testimonianze di familiari dell’Associazione di Famiglie FANEP-Sezione di Modena.
La cura dei DCA a Modena
I DCA sono malattie che, se non riconosciute e curate adeguatamente, si cronicizzano causando gravi sofferenze ai pazienti e alle loro famiglie. Secondo gli ultimi studi, i disturbi alimentari colpiscono maggiormente le donne, ma sono diffusi anche fra i maschi, in modo particolare tra i 12 e i 30 anni. Per quanto riguarda la nostra provincia, si stimano circa 400 casi di anoressia, 600 di bulimia, 1.500 casi di ‘forme intermedie’ di DCA, con un’incidenza di 250 nuovi pazienti ogni anno. L’Azienda USL di Modena ha attivato un equipe multidisciplinare, in cui lavorano, fianco a fianco, operatori del Dipartimento di Medicina e Metabolismo dell’Ospedale di Baggiovara (medici e dietisti) e del Dipartimento di Salute Mentale (psichiatri, psicologi, neuro-psichiatri infantili).