Nessun paziente trasferito in altri ospedali, ma solo pochi disagi dovuti a un’infiltrazione al controsoffitto della Lungodegenza dell’Ospedale di Mirandola. L’Azienda USL interviene ancora una volta per replicare alla notizia sullo stato del Santa Maria Maggiore riportata ieri dal consigliere di Forza Italia Antonio Platis.
“Il problema dovuto alla infiltrazione d’acqua è stato prontamente risolto – spiega l’Ausl – e le stanze sono state temporaneamente chiuse per eseguire i lavori completati nella giornata di oggi. Sbagliato anche il numero poiché 4 e non 6 come erroneamente dichiarato sono i posti letto interessati. Quattro pazienti ricoverati sono stati in due casi accolti nell’area medica dello stesso Ospedale, altri due dimessi come era già stato programmato. Incomprensibile e mai avvenuto l’invito ad una paziente “a terminare il periodo di degenza a casa”. All’Ospedale di Mirandola non c’è alcuna carenza di posti letto, le dimissioni avvengono in base a decisioni cliniche anche nella modalità, forse ignota, della dimissione protetta. Constatiamo altresì come i controlli sulle attività, atto dovuto della pubblica amministrazione e spesso evocato per garantire ai contribuenti trasparenza ed efficienza nell’uso delle risorse pubbliche, vengano considerati vessatori”.