L’ex dirigenza di Cpl ieri iera di nuovo in Tribunale a Modena per l’udienza preliminare realtiva al sospetto che fosse stata messa in atto una truffa delle rinnovabili in Puglia. Per l’ipotesi di accusa gli impianti fotovoltaici installati da Cpl Concordia e gestiti dalle società nel parco Lama Balice, in provincia di Bari sarebbero stati gestiti da un’associazione a delinquere composta dai 24 imputati che avrebbero compiuto una truffa aggravata finalizzata a ottenere ingiuste erogazioni dello Stato, per un paio di casi anche il falso in atto pubblico.
Di fronte al giudice Andrea Romito, ieri hanno comparso come imputati l’ex presidente Cpl Roberto Casari, altri ex funzionari come Maurizio Rinaldi (ex dirigente finanziario), Claudio Bonettini (ex direttore generale operativo), Luca Costa (ex responsabile dell’ufficio legale). All’udienza ieri, nota Prima Pagina, “non c’è stata la costituzione di parte civile del Gse, il Gestore dei servizi energetici controllato dal ministero dell’Economia, che le difese paventavano a proposito dei 16 milioni. Inoltre, lo stesso Casari non ha chiesto il rito alternativo, visto che i suoi avvocati ritengono ci siano elementi probatori sufficienti per poter dimostrare l’estraneità ai fatti del loro assistito”.