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Che succede alle agenzie Trenkwalder? Il caso arriva in Regione

da | Ott 21, 2016 | Lavoro | 0 commenti

C’è tantissima preoccupazione tra i lavoratori anche della Bassa per qual che sta accadendo alla agenzia di lavoro internirale Trenkwalder. Le voci di un suo fallimento si sono sono rivelate infondate, ma è altissima la preoccupazione dei sindacati per gli stipendi non pagati a tanti lavoratori anche dopo le spiegazioni ufficiali dell’azienda che ha detto di avere solo “problemi tecnici“. Intanto il caso arriva in Regione.

“Abbiamo appreso la notizia dagli organi di informazione e da alcune telefonate di sindacalisti molto preoccupati per quanto accaduto alle filiali dell’agenzia di lavoro interinale nella giornata del 19 ottobre. Al di là della logica preoccupazione e della doverosa e convinta solidarietà a tutti i lavoratori coinvolti, il nostro unico pensiero è far sì che gli Assessorati competenti della Giunta regionale vengano investiti ufficialmente della questione affinché che si possa fare chiarezza sul futuro della società nel più breve tempo possibile”. Questa la prima dichiarazione dei consiglieri regionali Giuseppe Boschini, Enrico Campedelli, Luca Sabattini e Luciana Serri che hanno presentato, insieme al capogruppo Pd Stefano Caliandro, un’interrogazione a risposta immediata che verrà trattata d’urgenza nella riunione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna martedì 25 ottobre. In alcune affermazioni, l’amministratore unico di Trenkwalder ha detto che “gli stipendi non sarebbero in discussione”, ma parimenti ha ammesso le difficoltà della società, soprattutto nell’accesso al credito bancario. “La nostra preoccupazione è ovviamente rivolta ai lavoratori – proseguono i consiglieri modenesi – soprattutto se consideriamo la rilevanza di Trenkwalder sull’intero territorio regionale e nazionale. Stiamo parlando di diecimila lavoratori, alle dirette dipendenze della società o impiegati in aziende terze con contratti di somministrazione, ai quali bisogna dare risposte estremamente precise in tempi estremamente rapidi”.

 

LAVORO. CASO TRENKWALDER, TARUFFI-TORRI (SEL): TUTELARE I LAVORATORI

“La crisi di Trenkwalder apre uno squarcio inquietante su un settore, quello della somministrazione di lavoro, che impiega un numero crescente di lavoratori e che ha goduto di sgravi contributivi”

La Regione si attivi al fine di risolvere immediatamente il caso aperto da Trenkwalder, con la garanzia a tutti i dipendenti di poter godere del proprio salario e dei propri contributi, in continuità di prestazione lavorativa presso le imprese dove sono collocati. A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, sono Igor Taruffi (primo firmatario) e Yuri Torri di Sel.

Trenkwalder, si legge nell’atto ispettivo, “opera attraverso una rete di oltre quaranta sportelli sul territorio nazionale e tramite servizi online, nel 2004 ha ottenuto l’autorizzazione del ministero del Lavoro a esercitare attività di somministrazione di lavoro, permanent placement e formazione”. Attualmente, si evidenzia, “impiega, fra diretti e somministrati, un numero di lavoratori compresi fra 8.000 e 10.000, buona parte dei quali è impiegata in Emilia-Romagna”.

“Dal 19 ottobre 2016- sottolineano i due consiglieri- le sedi periferiche e centrali risultano chiuse senza alcun preavviso. L’amministratore Peter Zehenleitner parla di problemi di liquidità che impedirebbero temporaneamente di pagare i dipendenti”. Il dato di fatto, proseguono, “come riferito da Cgil Cisl Uil, è che dal 15 ottobre non sono più versati emolumenti, e questo sta determinando problemi tanto ai lavoratori quanto alle imprese terze presso cui questi svolgono le loro mansioni”.

La crisi di Trenkwalder, concludono Taruffi e Torri, “apre uno squarcio inquietante sullo stato di un settore, quello della somministrazione di lavoro, che impiega un numero sempre crescente di lavoratori e che ha goduto sensibilmente di sgravi contributivi nel 2015-2016”.

 

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