E’ finito nei guai anche un sanfeliciano da tempo residente in Romagna nell’ambito di una truffa che una banda eseguiva ai danni di imprenditori in crisi. Fingevano infatti di rappresentare una società che erogava mutui, si facevano pagare la commissione e poi sparivano senza pagare nulla al malcapitato imprenditore. La messinscena prevedeva anche che tutto avvenisse in uffici di lusso,
Sei gli arresti eseguiti ieri dalle Fiamme gialle di Parma e 14 in tutto gli indagati, tra gli indagati anche un uomo di 56 anni di San Felice sul Panaro.
“Sono considerati dagli investigatori collaboratori e procacciatori di clienti, imprenditori in difficoltà che poi venivano indirizzati ai presunti capi dell’associazione – si legge su Il Resto del Carlino – Al vertice dell’associazione a delinquere contestata un noto faccendiere parmigiano, già imputato nel processo Aemilia, in concorso, per estorsione aggravata dal metodo mafioso.
L’operazione ‘Re Mida’ – così è stata ribattezzata, dopo oltre due anni di indagini della procura di Parma – conterebbe almeno 70 imprenditori truffati, qualcuno poi è anche fallito”.