Nella nostra provincia vivono una decina di uomini cui è stata negata la cittadinanza italiana per “motivi di sicurezza nazionale”, perchè il Ministero dell’Interno fa sapere che nelle sue valutazioni sul concedere o no la cittadinanza sarebbe ” emersa la contiguità del richiedente a movimenti aventi scopi non compatibili con la sicurezza della Repubblica” E’ la storia che racconta Il Resto del Carlino raccogliendo la denuncia di Adil Laamane, responsabile della Casa della Saggezza, Misericordia e Convivenza (centro di preghiera che si trova in via Portogallo a Modena), che vede in questwe decisioni «un atteggiamento al limite dell’islamofobia, contro chi frequenta le moschee. Tutte persone che – dice Laamane – non hanno a che vedere con il radicalismo, integrate e letteralmente cadute dalle nuvole quando hanno ricevuto il no con una motivazione così assurda».
“I dinieghi arrivati nella nostra provincia (ma il fenomeno interessa tutta l’Italia) sono diversi; lo stesso Laamane parla di almeno una decina. Quindi, la domanda viene spontanea, nel nostro territorio – osserva il Carlino – ci sono almeno dieci persone potenzialmente pericolose, islamici radicalizzati, ma non al punto da essere espulse? Laamane assicura di no, mentre i tentavi di accertare le singole vicende si spengono tra le pieghe della più stretta riservatezza: «Non si tratta di estremisti, ma di persone che frequentano le moschee. Lo assicuro. Conosco l’uomo che ha fatto ricorso, è perbene, ha contribuito alle nostre iniziative per l’integrazione. Tra i destinatari dei no ci sono anche giovanissimi. Però non vengono espulsi, questo il paradosso“.
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