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Consorzio Burana, il M5S vuole vederci chiaro sulla regolarità delle spese

da | Nov 11, 2016 | Ultime news | 0 commenti

Il consorzio di Burana è al centro di un’interrogazione di Giulia Gibertoni (M5s) dopo che – a suo avviso – sembrerebbe esserci una “consistente difformità” tra quanto prevede la legge regionale e la reale imputazione delle spese effettuate dal consorzio stesso con i contributi montani. Il contributo montano relativo al Consorzio di Burana – fa presente Gibertoni in una nota– nel 2015 è stato di 1.389.334 euro e nel 2016 di 1.368.318 euro. A parere della consigliera i dati sulle spese “evidenziano aspetti che meritano approfondimenti”. Ad esempio – segnala – laddove evidenziano “il peso molto rilevante ed in crescita dei ‘costi promiscui’, di incerta identificazione”, passati da 402.094 euro nel 2015 a 470.324 euro nel 2016. O ancora: “un sensibile decremento, superiore al 18%, delle spese relative al personale di diretta attribuzione, molto elevato in sé, in particolar modo se riferito ad un arco temporale breve”.

Gibertoni chiede quindi alla Giunta della Regione Emilia-Romagna se possa assicurare che nel caso del Consorzio di Burana sia stata rispettata la legge nel passaggio che prevede che l’introito derivante dalla contribuenza montana sia “destinato alla progettazione, esecuzione, manutenzione ed esercizio delle opere e degli interventi di bonifica dei territori montani”, “fatta salva lo quota proporzionale relativa alla copertura delle spese generali di funzionamento del Consorzio”.

L’esponente dei M5s chiede tra l’altro quali ragioni abbiano determinato il consistente calo delle voci relative al personale di diretta attribuzione e cosa abbia determinato l’incremento delle spese attribuite alla voce “costi promiscui”. Da ultimo Gibertoni vuole sapere “perché i dati richiamati debbano derivare da un accesso agli atti di un consigliere consortile e non siano chiaramente individuati nel sito del Consorzio Burana”.

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